
Le conserve rappresentano un mercato di proporzioni giganti per la produzione italiana: il fatturato prodotto (codice Ateco 10.3) nel 2021 dal comprato è stato di 17,3 miliardi di euro. Ovviamente quando si fa riferimento alle conserve (lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi) si devono considerare tutte le conserve, anche i derivati del pomodoro che il mondo del Largo Consumo Confezionato separa per ragioni di comodità, quella del pomodoro ed i suoi derivati dal resto, data la sua ampiezza e l’alto fatturato generato.
Se si dovesse stilare un ranking, la prima azienda italiana per fatturato sarebbe Conserve Italia (coop) che nel 2021 ha realizzato quasi 700 milioni di ricavi. Segue La Doria Spa (derivati del pomodoro) e dietro Mutti, rispettivamente 491 milioni di euro e 420. La provincia di Salerno è famosa per la produzione di conserve (soprattutto di pomodoro), La Doria Spa viene da quel territorio, così come Giaguaro Spa (4° azienda nella classifica dei ricavi 2021), La Regina di San Marzano e Antonio Petti. Sono le prime sei aziende, di cui quattro provenienti dalla provincia di Salerno.
Sono ben 29 le imprese che fatturano più di 100 milioni di euro, non poche soprattutto se si pensa che nel 2020 erano 24. Queste rappresentano il 32,4% del fatturato totale. Sono ben 41 le imprese il cui fatturato generato è compreso tra i 50 ed i 100 milioni (incidono il 16,7% del fatturato totale).
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Le imprese, i cui fatturati generati nel 2021 stanno sotto la soglia dei 50 milioni, sono quasi mille, un numero enorme che genera quasi il 50% del fatturato totale. Insomma, è un grande mercato, decisamente polverizzato ma anche con grandi imprese di respiro decisamente internazionale.
Questo mercoledì, alle ore 15 LIVE su Linkedin, sui canali GDOnews e Cibus, sarà di scena il webinar “Cibus Lab” organizzato da GDONews assieme a Fiere di Parma Cibus, che parlerà di questo segmento di mercato. Le tematiche saranno approfondite escludendo – però – i dettagli delle analisi sui derivati del pomodoro (che saranno ripresi, discussi ed elaborati in autunno).
Ospiti del programma saranno diverse aziende leader come Fratelli Polli, D’Amico e Madama Oliva, ed ancora Giampaolo Ferri, ex buyer di Coop Alleanza 3.0 esperto di ortofrutta. Sarà poi presente la società Aretè, esperta in commodities alimentari e Carmelo Frisenna, ex buyer del gruppo Ergon ed oggi direttore acquisti della Gustibus Srl, anch’essa impegnata in questo mercato, oltre all’immancabile la presenza di Circana (ex IRI) per i dati relativi alle vendite della categoria nel LCC.
Il “Lab” approfondirà il tema dell’inflazione, il vero flagello del momento, cercando di comprendere a fondo quali sono le tensioni sugli incrementi degli ultimi tempi e del prossimo futuro, partendo dagli ortaggi, per passare all’olio di semi ed all’olio di oliva, ed infine comprendere anche le dinamiche dei prezzi del vetro. Lo scorso anno, difficilissimo, il prezzo dell’olio era schizzato alle stelle in conseguenza della guerra russo-ucraina. Quest’anno si sta assistendo ad importanti riduzioni, ma il problema è l’incidenza del suo fatturato nella trasformazione.
La GDO sta chiedendo riduzioni di prezzi; sono giustificate queste richieste? Lo capiremo durante la diretta.
Con Circana (IRI), si entrerà, invece, nel merito degli andamenti delle vendite, con i risultati a valore ed a volumi nei diversi canali di vendita del Largo Consumo.
Non mancherà un approfondimento economico sulla categoria grazie ad uno studio realizzato da GDONews, con il supporto dell’Istituto Georetail Italia, sull’evoluzione del mercato nei suoi macro numeri economico-finanziari. A tal proposito, nel 2021 l’Ebitda ponderato della categoria era passato dal 5,4% al 5,8% (+0,4%), dove le maggiori crescite erano state ottenute proprio dalle imprese che fatturato oltre 100 milioni di euro (arrivate ad un Ebitda medio del 6,9%).