Coop Alleanza 3.0 – la più grande tra le cooperative di consumatori italiani con quasi 2,3 milioni di soci – archivia il 2022 con 132 milioni di perdite, mancando l’obiettivo annunciato di riportare i conti in nero per 8 milioni, e presenta un Piano Strategico ambizioso che nel 2027 dovrebbe portarla a raggiungere 6,3 miliardi di euro di vendite a marchio Coop (rispetto di 5,6 miliardi del 2022 già in crescita del 12% sul 2021), un Ebitda della gestione retail di 170 milioni rispetto agli 11 milioni del 2022, un Ebitda complessivo in crescita da 90 a 230 milioni e un utile di 70 milioni, dopo aver ritrovato il pareggio nel 2024.
Il Piano Strategico 2023-2027 prevede 760 milioni di investimenti, gran parte dei quali (circa 600 milioni) destinati all’ammodernamento della rete. Coop Alleanza 3.0 è stata fino ad oggi impegnata in un poderoso piano di risanamento e il 2022 doveva essere l’anno della svolta: ha pesato il contesto “schizofrenico” per citare le parole della direttrice generale Milva Carletti che ha fornito i dettagli dell’impatto dei fattori macro sui conti della cooperativa.
Sul risultato finale hanno pesato 40 milioni di extra costi energetici, legati al rialzo dei prezzi dell’energia, 45 milioni di euro destinati a tutelare il potere di acquisto dei soci e altri 40 milioni per il piano di espansione (legato principalmente al ricambio generazionale dei dipendenti). “Se neutralizziamo questi effetti one-off, da -132 milioni passiamo a -7 milioni” ha spiegato Carletti. “Non abbiamo interrotto il percorso di risanamento ma abbiamo fatto quello che è insito in una cooperativa, cioè tutelato i nostri soci e proseguito nel piano di espansione”, ha aggiunto.
Coop Alleanza 3.0 nel quinquennio 2017 – 2021 ha perso quasi il 520% di Ebitda con il fatturato che è cresciuto dell’8,7%. Il percorso di risanamento condotto dalla coop ha dato frutti importanti: l’Ebit margin che nel 2018 era negativo per quasi 9 punti percentuali nel 2021 era pari a -2,5% sui ricavi (oltre 4 miliardi) e il profit margin che era negativo per il 7,75% nel 2018 si è portato nel 2021 a – 0,96%. Il risanamento prosegue, ma il grosso del lavoro è fatto.
Archiviata questa fase, Coop Alleanza 3.0 guarda ai prossimi quattro anni con un Piano strategico d’attacco e di sviluppo, varato in una fase difficile. “Il risanamento continua ma soprattutto c’è il rilancio in chiave competitiva”, ha detto il presidente Mario Cifiello, spiegando che “in un momento delicatissimo per noi e l’economia del nostro Paese”, segnato da inflazione, impoverimento, esplosione dei costi energetici, “vogliamo appartenere alle aziende che rispondono a queste difficoltà investendo, guardando al futuro e facendo scelte coraggiose. Non si risponde a una crisi di questo genere solo con le strategie di costo, ma avendo il coraggio di investire, di competere e di innovare: questo è il distillato del nostro piano”, ha aggiunto Cifiello, ricordando che la cooperativa dispone di un patrimonio di 1,6 miliardi di euro.
“La solidità patrimoniale e il grande lavoro fatto per efficientare la cooperativa renderanno possibile una strategia non difensiva ma una politica di attacco in una fase difficile. Se nei tre anni alle spalle la parola d’ordine era il risanamento, cioè la riduzione dei costi e l’efficientamento, la parola d’ordine del nuovo piano è lo sviluppo, la crescita delle quote di mercato e il rafforzamento dell’identità cooperativa di Coop Alleanza 3.0”.
I risultati del primo trimestre del 2023 sembrano dar ragione al presidente Cifiello e al management della cooperativa. Il presidente Cifiello ha detto infatti che si sta registrando un “incremento del 6% delle vendite in valore e dell’1/1,5% dei volumi a fronte dell’andamento generale del mercato che vede una contrazione dei consumi tra i 4 e il 4,5%”. Un andamento in controtendenza che secondo Cifiello è frutto “degli investimenti che abbiamo fatto l’anno scorso, senza i quali non avremmo questi risultati. Consideriamo il 2020-22 un periodo che ha avuto uno tsunami, ma la capacità della cooperativa è stata quella di non chiudersi, di non limitarsi a difendersi, ma di investire per il futuro. I primi mesi ci stanno portando a risultati di consolidamento e miglioramento delle quote di mercato che questa cooperativa non aveva dai tempi dell’unificazione” avvenuta nel 2016 tra Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest.
Il piano 2023-27 che prevede oltre 760 milioni di investimenti è “ardito, ma è inevitabile” ha detto ancora il presidente. Come accennato sopra, la gran parte degli investimenti programmati in arco piano, circa 600 milioni, sarà dedicata alla rete: “Mentre un importante programma di chiusura di punti vendita aveva caratterizzato i piani precedenti fino all’anno scorso – ha spiegato la direttrice Carletti- adesso non è più un capitolo che fa parte del nostro piano strategico”.
Sono 21 nuove aperture di formati di prossimità, ma soprattutto l’ammodernamento di 172 fra superstore e superette. Alleanza Coop 3.0 non dismetterà più nessuna partecipazione significativa (anche in questo campo il grosso del lavoro è già stato fatto), limitandosi a qualche azione di fine tuning. “Abbiamo ridefinito il perimetro di azione – ha spiegato Carletti – anche calibrando la parte di vendite dirette e la parte di vendita di insegne con un rapporto strutturato con il master francising che ci stanno dando soddisfazioni e che sui territori sui quali siamo un po’ meno attrezzati ci consentono di rivalutare in maniera importante la nostra brand awareness”.
Tra gli obiettivi del nuovo Piano Strategico 2023 – 2027 c’è anche quello di abbassare l’età media dei soci, portandola a 43 anni dagli attuali 46,6 e aumentare le vendite ai soci dal 78,8% all’83%. Altro obiettivo è rafforzare la parte vincolata del prestito sociale portandola al 30% del totale: la prima emissione è prevista nel secondo semestre del 2023 e altre ne seguiranno nel 2024 e nel 2025. I costi verranno ridotti entro il 2027 di ulteriori 30 milioni con un risparmio complessivo del 4% in arco piano.