Arena e Multicedi i giganti del sud di Vègè. Carrefour sempre più rivolto al business del vicinato. Le quote di mercato di grandi attori della GDO

Il gruppo Carrefour ha un obiettivo molto chiaro: presidiare il vicinato con formati di vendita dai 200 ai 3000 mq. La sua leadership è evidente in Lombardia e nel Lazio, ovvero a Milano e Roma. Il gruppo Vègè, dal canto suo, in pochi anni ha trasformato la sua presenza sul mercato. Oggi è un grande player che, seppur portando così se molti vecchi soci, piccoli e poco rappresentativi nei diversi territori, consta di altri che sono delle vere e proprie eccellenze della GDO. Mettere tutti a confronto nelle quote di mercato, sia per territorio che per cluster di vendita porta ad una interessante fotografia di quella parte della GDO che si deve considerare di riferimento su tutta Italia

Il Gruppo Vègè negli ultimi anni è profondamente cambiato: dall’arrivo di Tosano, dei Decò e di Bennet, aggiungendo imprese del calibro di Migross, GDA e Vega, è diventato un player che sul mercato nazionale ha un peso rilevante. Non solo: all’interno della supercentrale Aicube, è passata da “piccola sorellina” nel 2013, anno di nascita della supercentrale, a grande protagonista. Per capirci: l’uscita di PAM nel 2020 non ha minimamente scalfito la forza dell’organizzazione a livello nazionale. La somma di tutte queste aziende con Carrefour porta ad un insieme di grandi aziende che hanno un deciso peso sul mercato nazionale. In questo articolo, scritto con il contributo dell’Istituto Georetail Italia, esamineremo le quote di mercato dei Cedi che compongono le due centrali (approfondite la scorsa settimana) le quali, a loro volta, si uniscono per dare forma ad Aicube. È meglio specificare che non sempre i Cedi rappresentano l’ultimo gradino della scala retail perché spesso essi non hanno la stessa ragione sociale dei vari punti vendita.

Le quote di mercato dei Cedi, ovvero dei vari gruppi della GDO facenti parte di Aicube, costituiscono un elemento molto interessante da analizzare. Tali quote vengono determinate a partire dalle vendite al dettaglio ricavate dai bilanci d’esercizio di oltre 2.500 partite iva. Di queste, la maggior parte, diciamo pure circa il 99%, appartiene ad affiliati mentre l’1% rimanente ai vari Cedi.

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I Cedi indicati possono vendere prodotti al consumatore finale attraverso negozi di proprietà (diretti), rifornire gli affiliati che successivamente realizzano vendite al dettaglio oppure adottare un sistema ibrido, dove una parte dei negozi sono diretti e, quindi, gestiti dalla stessa ragione sociale del Cedi ed altri, invece, in affiliazione. Diciamo che il terzo caso è il più comune nel mondo della GDO italiana. È bene specificare che qualora il Cedi gestisca la propria rete diretta tramite una distinta ragione sociale, essa verrà considerata al pari di un affiliato.


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