Si parla tanto di crisi dei consumi ma, in verità, ad oggi quella che si è vista è stata la crisi “dell’eccesso dei consumi”, ovvero di quella parte di fatturato alimentata da operazioni promozionali, volte ad incendiare le vendite e, quindi, il fatturato.
Lo si è visto, e se n’è discusso di recente durante la diretta video su LinkedIn del workshop dedicato alle ricorrenze Cibus Lab, documentando come il forte calo delle vendite dei prodotti dolciari da ricorrenza (con dati negativi a volumi oltre il 15% sull’anno precedente), in verità non hanno portato né ad una depressione delle vendite, né una rinuncia agli acquisti di prodotti premium, che sono incrementati a valore ed a volumi.
Insomma, se fossimo in tempo di crisi il consumatore si rivolgerebbe ai primi prezzi non facendo crescere con decisione i prodotti di fascia premium.
Ciò che sta calando, e lo documentano attentamente sia Nielsen che IRI, è l’incidenza delle vendite in promozione. Le ragioni sono conosciute, e si riducono alla mancanza di disponibilità di margini da destinare a ciò, sia da parte dell’industria di marca, sia da parte della GDO.
La domanda che ci siamo fatti, e che abbiamo posto al nostro partner Istituto Piepoli è: ma i consumatori si sono accorti che la pressione promozionale sta diminuendo?
Domanda da un milione di dollari.
Così, assieme ad Istituto Piepoli, abbiamo pensato di realizzare uno studio su un campione rappresentativo della popolazione italiana, per comprendere qual è la relazione tra le promozioni dei supermercati e le loro necessità in questo particolare momento storico.
La prima domanda rivolta al campione rappresentativo è stata se in questo periodo è più attento, rispetto al passato, ai volantini con le promozioni dei supermercati e discount?
Analisti e manager vivono quotidianamente le dinamiche della GDO e del mondo dell’alimentare e si ha una perfetta consapevolezza di ciò che accade, così come si conoscono i rapporti di causa-effetto per ogni strategia applicata sul mercato. Ma non i consumatori.
Pertanto, abbiamo avuto la curiosità di comprendere se fossero al corrente del fatto che “si fanno meno promozioni, e glielo abbiamo chiesto.
Lunedì usciranno i risultati dell’indagine ma gli esiti non sono per nulla scontati.
Ovviamente non ci siamo limitati a queste domande: abbiamo, così, allargato la “visuale” sulla relazione tra consumatore e promozioni ed abbiamo domandato se i volantini vengono esaminati e valutati a casa, oppure direttamente mentre si fa la spesa.
Una promozione interessante è in grado di spostare il consumatore? Ed ancora, quanta strada in auto è disposto a percorrere per raggiungere il punto vendita autore della promozione interessante?
Lunedì uscirà l’esito della ricerca in esclusiva su GDONews.