ManHandWork è un operatore logistico che vanta un’esperienza consolidata nella gestione dei magazzini in outsourcing. Oltre 1.600 i lavoratori in organico distribuiti nei 43 impianti attualmente gestiti in tutta Italia, per un fatturato cresciuto negli ultimi 6 anni sempre in doppia cifra e che oggi ha raggiunto quota 60 mln.

Asset importante per ManHandWork, tra gli altri, è sicuramente il settore della GDO: “Si tratta di un settore per noi strategico sia per incidenza sul fatturato che in termini assoluti – afferma Marco Covarelli, founder e presidente di ManHandWork -. La complessità della logistica della GDO ci ha consentito negli anni di raggiungere alti livelli di servizio e di affrontare le specificità del settore con sempre maggiori strumenti a disposizione dei nostri clienti. La logistica nella GDO ha caratteristiche precise come le diverse politiche di approvvigionamento, l’elevata quantità di merce da movimentare fino ai numerosi partecipanti commerciali di diverse dimensioni (fornitori e produttori). Noi affrontiamo tutte queste sfide, oltre che con un’attitudine che è il risultato di un know how maturato in più di quarant’anni di lavoro nella logistica, soprattutto con il lavoro di due reparti chiave nella vita di ManHandWork: l’ufficio di logistics intelligence e l’attività di ingegneria del lavoro. Il primo ci permette di definire insieme al committente i processi da gestire, monitorati in modo costante da cruscotti ad hoc; il secondo ci garantisce una precisione chirurgica nell‘identificare il dimensionamento del personale e il tipo di contratto più adatto ai singoli impianti e alle singole attività”.

Due strumenti che ManHandWork ha messo in campo in un importante progetto affidatogli da un prestigioso player della GDO che con cinque insegne molto radicate è tra i protagonisti del settore. La sfida era triplice: la chiusura di un plant che serviva 90 punti di vendita e in cui lavoravano 90 operatori, il trasferimento di persone e volumi in un altro centro distributivo distante 80 km e l’ampliamento del nuovo plant a cui si è poi aggiunta la costruzione di una parte automatizzata.

Si è così passati da un magazzino di 35mila mq a uno di 65mila, con 320 operatori che oggi servono 240 punti vendita.

Un successo che avuto fin dall’inizio basi solide: “Il kick-off perfetto per una partnership efficace deve basarsi sulla trasparenza e la condivisione che, per chi come noi tratta le risorse umane, è fondamentale ed è l’unico punto di partenza possibile – prosegue Marco Covarelli -. Altro elemento vincente di questa case history è che il cliente ci ha considerati un vero partner per la loro crescita, chiedendoci supporto in tutte le fasi del progetto: dai rapporti con le istituzioni locali e i sindacati fino alla riprogettazione del layout del nuovo magazzino. Questo ci ha permesso di far emergere il valore della competenza e quindi della stessa partnership. Il risultato? Nessuna interruzione del servizio sia nel vecchio plant che in quello nuovo e volumi che continuano a crescere, dando la possibilità così al nostro cliente di programmare nuove aperture”.

Proprio in questo contesto si sviluppa l’accordo stretto recentemente con Sogegross, uno dei principali gruppi privati del nostro Paese nel settore della Grande Distribuzione Organizzata e con una capillare presenza nel Centro-Nord Italia.

L’esigenza del Gruppo Sogegross era quella di ricercare un partner logistico che garantisse, oltre a elevati standard di qualità nelle attività oggetto dell’appalto, anche un efficientamento sui processi. L’approccio innovativo, orientato alla trasparenza e alla valorizzazione delle risorse, e la solida organizzazione di ManHandWork, oltre a un piano di efficientamento nel medio termine, sono state le caratteristiche che hanno determinato la definizione della partnership.

MHW è quindi ora impegnata nei magazzini di Tortona e Serravalle Scrivia, dove gestisce direttamente la fase di inbound e outbound dei reparti secchi e freschi.

Sono 85 le risorse assunte per la gestione dell’appalto (17 dedicate al plant di Serravalle Scrivia e 68 per quello di Tortona) e, come da prassi in ManHandWork, è stata riservata una grande attenzione a tutto il personale affinché potesse familiarizzare nel più breve tempo possibile con la nostra cultura aziendale. “Allineare i nuovi assunti alle nostre procedure ma soprattutto alla nostra filosofia è per noi determinante per un’efficace fase di start-up e per la qualità dei servizi che offriamo ai nostri partner – spiega Marco Covarelli, founder e presidente di ManHandWork -. Siamo molto contenti di questi primi mesi di lavoro insieme, così come della fiducia che ci ha riservato il Gruppo Sogegross, una delle realtà italiane più prestigiose nel settore della GDO”.

 

LA CONVENTION INTERNA

Sono stati due giorni di formazione di alto livello quelli vissuti da oltre 120 lavoratori al Grand Hotel Castrocaro Terme per il 3° MethodHelpsWork, un appuntamento interno che per ManHandWork riveste una grande importanza. Protagoniste indiscusse le emozioni, ma non solo. Progetti, forte desiderio di condividere idee, successi e qualsiasi spunto potesse essere di utilità per l’azienda, il tutto vissuto con partner eccezionali come Mauro Berruto e la Scuola Holden e, più in generale, grazie un contributo straordinario da parte di tutte le persone che hanno avuto un ruolo nella convention. Da chi l’ha organizzata a chi ha fatto da relatore, da chi ha contribuito con un suggerimento, per proseguire con tutti i partecipanti.

Si è parlato di storytelling, crescita, appartenenza, fino alle attività di corporate social responsability che ManHandWork ha deciso di sostenere perché affini ai suoi valori, come l’associazione benefica I Tennis Foundation che aiuta ad emergere i talenti del tennis appartenenti a famiglie meno abbienti.

La volontà della direzione per la convention era infatti quella di confezionare un evento in cui emergesse nel modo più efficace possibile lo stretto legame (professionale, umano e di obiettivi) che esiste tra ManHandWork e le sue persone: obiettivo raggiunto.  “Riassumendo, un week end in cui è emerso cosa significa essere MHW e posto l’accento sull’importanza di trasmettere i nostri valori ai nuovi arrivati – spiega l’amministratore delegato e vicepresidente Annalisa Cavallo -. Abbiamo anche raccontato e descritto le partnership definite negli ultimi mesi e comunicato gli ottimi risultati ottenuti a conferma di un trend di crescita costante pur in un mercato iper competitivo come quello della logistica. Perché, come amiamo ripetere ai nostri lavoratori, desideriamo condividere con loro complimenti e successi”.