Che cosa succede (nel post pandemia) ad una delle categorie più toccate dagli stravolgimenti di questi due anni, la Cura Casa? Il grande comparto ha subito delle forti fluttuazioni, diverse per area e, comunque, non ancora stabilizzatesi. Se alcuni eventi traumatici (come il COVID19) sono fortunatamente passeggeri, è vero anche che possono lasciare una traccia in determinate abitudini di consumo, in questo caso sono state più significative.
I principali Istituti nazionali di Big Data che si occupano di GDO, ovvero IRI e Nielsen, racchiudono in questo vasto ambito merceologico una svariata numerica di comparti merceologici, talvolta lontani tra loro ma che trovano come minimo comun denominatore il posizionamento dell’offerta a scaffale nei supermercati alimentari. Peraltro è bene ricordare che il mondo dei Drugstore assume un peso decisamente rilevante nelle vendite che i supermercati devono assolutamente considerare nel calibrare la loro offerta. L’elemento di servizio (funzione ricoperta dalla categoria nei punti vendita della GDO inclusi i discount) nel drugstore si trasforma in core business e la variabile determinata dall’incredibile numerica di negozi che esistono in Italia nel mondo della cura casa e cura persona non può più non essere calcolata nella costruzione delle strategie di vendita.
Un esempio delle forze in campo: alla fine del 2021 i canali super+iper+superette hanno chiuso in negativo rispetto all’anno precedente (-1%), risultato considerato più che soddisfacente dati gli eventi. Il mondo drugstore nel 2020 visse un periodo di crisi nei mesi del lockdown a causa delle locations spesso fuori dei centri abitati, ma seppero chiudere l’anno con una crescita del +6,4%, contro il +2,8% dei super+iper+superette e contro il 8,7% dei discount. Alla fine del 2021 i drugstore hanno ulteriormente incrementato il fatturato del +5,2%, contro il +0,6% dei discount.
A parità di rete (quindi escludendo la variante delle nuove aperture, che sono considerevoli) il fatturato dei drugstore nel 2020 è comunque cresciuto del +3,6% e nel 2021di un ulteriore +2,4%.
Insomma tutto ciò per spiegare che le strategie dei canali alimentari, alla luce di queste crescite, devono per forza di cose essere aggiornate.
Entriamo ora nel merito dei numeri delle vendite in GDO.
Nell’anno terminante ad Aprile 2022 il mercato di riferimento (I+S) ha comunque veicolato un fatturato che ha superato i
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