“I primi due mesi del 2022 non sono stati semplici. L’azienda ha comunque mantenuto un trend di crescita positivo rispetto all’anno precedente, sebbene questa sia stata più contenuta rispetto ai nostri programmi di sviluppo”. Lo afferma a GDO News Francesco Galizia, Export Manager  di Valle Fiorita, azienda di Ostuni fondata nel 1997. Partita come una piccola realtà produttrice di sandwich freschi in atm, in pochi anni è diventata un’azienda leader del mercato nazionale. Questo grazie a una produzione interamente realizzata con farine selezionate, all’utilizzo di solo lievito naturale e olio extravergine d’oliva. Elementi che, abbinati a una cottura su pietra per alcuni dei prodotti più ricercati, offrono al consumatore un’esperienza ricca di sapori e profumi.

“Il rincaro delle materie prime – riprende Galizia – ha avuto una forte incidenza su questa situazione, accentuatasi sensibilmente dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Le negoziazioni con la GDO, per quanto concerne l’aumento prezzi, proseguono lentamente ma dobbiamo riconoscere che anche loro cominciano a comprendere le difficoltà del momento e ci riconoscono, almeno in parte, un aumento dei listini. Questo – aggiunge – dopo un anno che è stato per noi eccezionale, chiuso con un +30% rispetto al fatturato 2020, di cui evidenziamo un +14% di solo fatturato export. La nostra strategia è stata quella di fornire un prodotto e un servizio ai nostri consumatori che, soprattutto nel periodo della pandemia, si è rivelato vincente. I pani confezionati a medio lunga scadenza hanno infatti rappresentato il prodotto ideale da collocare in dispensa per un utilizzo presente e futuro, oltre che un’innegabile garanzia di sicurezza igienica e conservazione nel tempo delle loro caratteristiche organolettiche. A questo abbiamo affiancato un’elevata selezione delle materie prime impiegate e, nello specifico, farine di sola origine italiana e l’eliminazione dei conservanti”.

Ci sono novità alle quali state lavorando per allargare la vostra offerta nei prossimi mesi?

“Siamo in procinto di presentare la nuova linea ‘InSalute’, costituita da pani a basso indice glicemico e con elevato contenuto proteico. Si tratterà di pani che da un lato avranno un grande rispetto della salute dei nostri consumatori, ma che allo stesso tempo vedranno l’impiego di materie prime di alta qualità, a chilometro zero, senza dover rinunciare al gusto. Accanto a questi presenteremo al grande pubblico nuove tipicità provenienti dalle regioni del Sud-Italia. Autentici tesori culinari che, così come fatto per la Puccia Salentina, ci proponiamo di valorizzare sia nel nostro Paese che all’estero”.

Quali saranno invece le parole chiave nello sviluppo di Valle Fiorita da qui ai prossimi anni?

“Due su tutte: innovazione ed export. Destiniamo infatti buona parte dei nostri ricavi in R&S. Abbiamo un laboratorio interno di ricerca microbiologica che lavora alacremente sia sul miglioramento dei prodotti esistenti che sullo sviluppo di nuovi prodotti che abbiano come obiettivi primari la salute ed il benessere dei nostri consumatori. Siamo l’unica PMI Italiana del settore agroalimentare ad aver ricevuto lo status di “innovativa” da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Partecipiamo a progetti di ricerca nazionali e internazionali e siamo ormai un punto di riferimento per tutta la comunità scientifica Italiana ed Europea. L’export, in forte crescita negli ultimi tre anni, rappresenterà un canale di sbocco fondamentale per le nostre produzioni. I consumatori stranieri dimostrano di apprezzare il connubio tra tradizione e innovazione di cui l’azienda si fa portatrice attraverso i suoi prodotti. Le stesse tipicità regionali vengono ricercate con sempre maggiore interesse da parte delle catene della GDO straniera. L’ampliamento delle linee di produzione ci consentirà inoltre di rispondere ad una domanda export in costante crescita.  Oggi il nostro fatturato estero supera il 15%. La pandemia ha accentuato la crescita di molti dei mercati di sbocco delle nostre esportazioni, su tutti la Germania. Qui infatti come conseguenza della pandemia, la maggior parte dei gruppi della GDO ha abbandonato una politica prettamente price oriented per fare spazio a prodotti di più alta gamma, per i quali il consumatore tedesco ora è disposto a spendere di più rispetto al recente passato. Questi due anni hanno fatto crescere la percezione del consumatore su quanto sia importante per la salute il consumo di prodotti certificati, controllati e altamente selezionati”.

Quanto è importante, infine, nella vostra produzione un tema ormai imprescindibile come quello della sostenibilità?

“Molto. Già da qualche anno infatti utilizziamo fonti energetiche rinnovabili. Abbiamo poi allo studio nuovi packaging che saranno completamente riciclabili e che dovremmo riuscire ad adottare nel corso del 2023. Inoltre, nell’estate del 2021 abbiamo inaugurato il progetto ‘Terra Natia’, che prevede le prime coltivazioni di grano di proprietà di Valle Fiorita. Per il momento si tratta di grani speciali destinati alla produzione della nuova linea InSalute (prodotti a basso indice glicemico e prodotti proteici), ma in ottica futura l’obiettivo è quello di acquisire nuovi terreni per coltivare gran parte del nostro fabbisogno cerealicolo. Daremo così vita ad una filiera a chilometro zero, che ci consentirà di dare il nostro contributo alla riduzione dell’inquinamento da idrocarburi che il trasporto delle nostre materie prime su gomma comporta”.