“Il futuro? Sono molto fiducioso”. Parola di Ermanno Trombin, CEO dell’omonima azienda torinese, che intervistato da GDONews ammette: “Per chi ha passione per il proprio lavoro come noi si prospettano grandi possibilità di crescita. Non bisogna avere paura di affrontare i grandi cambiamenti che quest’epoca ci impone. Affidandosi all’innovazione, spinti dalla curiosità e forti della competenza acquisita, dobbiamo accoglierli con rinnovato entusiasmo e voglia di fare sempre meglio”.

 

Eppure gli ultimi due anni non sono stati facili: “Sicuramente – prosegue – chiusure e riduzioni del lavoro del settore Ho.Re.Ca. e dell’esportazione hanno avuto un impatto fortemente negativo sulle vendite del 2021 ma siamo comunque riusciti a portare a casa gli obiettivi preposti grazie all’impegno profuso nella distribuzione organizzata. L’anno scorso abbiamo lanciato una nuova linea di gastronomia che prevede una attenzione particolare nel confezionamento con l’alta qualità del prodotto legato alla nostra gastronomia tradizionale. Questa novità ha riscontrato molto successo presso i consumatori, tanto che le vendite del reparto sono aumentate del 50%”.

 

Con quali aspettative e progetti guardate invece ai prossimi mesi visto che anche il 2022 non è iniziato sotto i migliori auspici?

Per noi è partito bene: abbiamo incrementato le vendite all’estero, che sono aumentate del 16% rispetto all’anno scorso, siamo comunque in ripresa anche negli altri settori nonostante le difficoltà date dal Covid e dagli aumenti generalizzati. Prevediamo comunque di ampliare la gamma di ripieni e tipologia di pasta fresca cercando di diversificare ed entrare in nuovi mercati. Ad esempio con la pasta low-carb di cui siamo già produttori per conto terzi e da circa un anno e mezzo con ottimi risultati qualitativi e commerciali.

A proposito di export, quanto incide sul vostro fatturato?

Attualmente pesa per il 20%. Sicuramente la pandemia non ha permesso lo sviluppo di nuovi clienti e mercati nonostante l’impegno in tale direzione. Siamo stati presenti in diverse esposizioni fieristiche tipo il Cibus di Parma e questo ci ha permesso di ottenere maggiore visibilità e contatti che speriamo possano essere proficui nel prossimo futuro.

 

Come vi approcciate, infine, al tema della sostenibilità, ormai imprescindibile per essere competitivi sul mercato?

Purtroppo, come tutti, stiamo risentendo dei forti aumenti per l’energia, gli imballi e le materie prime. Questo non ci ha permesso di destinare fondi da investire in energie alternative ma in azienda cerchiamo comunque di contenere i consumi spostando le produzioni in orari meno onerosi e stiamo progressivamente cambiando i nostri imballaggi per ridurre al minimo l’utilizzo di cartone e plastica. Sperando che la situazione economica si possa normalizzare presto.