“Premiumness, salutismo, benessere alimentare e sostenibilità: sono questi i trend che guidano una maggiore dinamicità del mercato. Tendenze da tempo diffuse anche nel comparto ittico che ne orientano l’innovazione. A queste si aggiunge il contenuto di servizio, fattore di indubbio interesse, specie per un settore che evoca da sempre praticità, comodità e possibilità di portare in tavola alimenti nutrienti e di qualità anche quando si ha poco tempo da passare in cucina”. Lo afferma a GDONews Gianluca Ceverini, direttore commerciale di Nostromo Spa, fondata a Grado nel 1951 – oggi nel Gruppo Calvo – e unica azienda conserviera in Italia ad avere una flotta di proprietà. “Tutti fattori importanti – aggiunge – sui quali Nostromo lavora da tempo e che trovano espressione nelle innovazioni di prodotto che rappresentano un po’ la cifra distintiva della nostra presenza sul mercato”.
A proposito di innovazioni, quali novità presenterete al mercato nei prossimi mesi?
“A inizio anno Nostromo ha portato sul mercato italiano ‘Apri gira facile®’, un nuovo packaging che rivoluziona il modo di produrre, confezionare e consumare il tonno in scatola, oggi disponibile per il Tonno Nostromo all’Olio d’Oliva come prima referenza. La lattina priva di bordo interno permette di rovesciare il prodotto direttamente sul piatto senza l’ausilio della forchetta, mentre il coperchio flessibile in alluminio consente di aprire la confezione in modo semplice e sicuro. Altra novità in arrivo è quella che riguarda il cambio della grammatura per tutti i multipli delle referenze standard che passa da 80 a 70 grammi, con la sola riduzione dell’olio a parità di quantità di tonno rispetto al prodotto standard”.
Nuove proposte previste in un 2022 che non è certo iniziato nel migliore dei modi, fra strascichi della pandemia e aumenti vertiginosi delle materie prime. Come state vivendo questo momento?
Il clima d’incertezza generale legato alle dinamiche globali in continua evoluzione non ha risparmiato alcun settore produttivo. Anche il nostro mondo sta risentendo degli incrementi dei costi di gas ed energia ma soprattutto di alluminio, acciaio e stagno per la produzione della banda stagnata, solo per citare quelli principali. C’è la piena consapevolezza che tutti gli sforzi fatti finora lungo l’intera filiera non potranno essere sostenuti a lungo senza interventi strutturali in grado di dare sostegno concreto per il futuro del comparto.
Una situazione che arriva dopo un 2021 che non è stato per nulla semplice, come lo avete superato?
Nell’anno da poco concluso la categoria del tonno conservato non ha confermato i volumi di crescita del precedente, un anno del tutto eccezionale per i consumi alimentari. Il comparto del tonno (in olio e al naturale) nella distribuzione moderna ha registrato valori negativi. Più nel dettaglio, sono state due le tendenze principali che hanno caratterizzato non solo i prodotti Nostromo ma tutta la categoria: il tonno in olio di oliva si è riallineato con i volumi pre-pandemia, mentre ha continuato a crescere il prodotto al naturale. A questo scenario, si è aggiunto però il positivo andamento delle nostre linee speciali, in particolare Tonno Nostromo Zero e le referenze in vaso vetro.Anche in questo biennio complicato però il filo conduttore per l’attività di Nostromo è stato quello della sostenibilità: “E’ un tema che portiamo avanti da sempre – osserva Ceverini – attraverso l’innovazione di un prodotto inteso come tramite di impegni specifici definiti dal programma “Impegno responsabile” di Gruppo Calvo di cui Nostromo fa parte dal 1993. Una roadmap completa che individua diciassette obiettivi di sostenibilità definiti e misurabili, da raggiungere entro il 2025 in tre aree: oceani, ambiente e persone. Il programma è frutto di una visione che integra responsabilità, innovazione ed eccellenza e il suo grado di avanzamento è verificato annualmente da una terza parte indipendente e consultabile su grupocalvo.com. Recentemente – conclude – abbiamo introdotto sui nostri prodotti il logo “Impegno responsabile” per condividere con i consumatori le buone pratiche, nostre e del gruppo, in tema di sostenibilità”.