
Da Falce e Carrello ad oggi la storia sembra non voler cambiare. A Lodi è in atto da tempo un importante progetto di riqualificazione dell’area Ex-Consorzio agrario, uno stabile fatiscente e in più punti pericolante, abitata soltanto da una colonia di gatti. Al suo posto il piano di intervento integrato prevede la costruzione di un supermercato Esselunga, con il suo parcheggio, ed anche con l’ampliamento del terminal bus.
L’opera di demolizione, secondo il Cittadino di Lodi, è a buon punto, sebbene si tratti di un lavoro di bonifica piuttosto delicato, vista la presenza di amianto sulla copertura dell’edificio. Al termine della demolizione, sarà completata la bonifica dell’intera area, quindi si potrà partire con la costruzione della nuova struttura.
Ruderi urbani come questi occupano una gran parte del suolo nel nostro paese e da tempo i grandi attori della GDO vanno alla ricerca di queste aree per proporre ai Municipi costose opere di riqualificazione urbana ed insediare i loro supermercati.
Ci si potrebbe interrogare su quanto l’opportunità di tali riqualificazioni urbane si sposino con il tessuto dell’economia al dettaglio delle città italiane, dove ogni apertura di un grande supermercato mette a rischio diverse realtà commerciali a conduzione familiare.
Dipende dai punti di vista, talvolta la politica difende le piccole aziende a conduzione familiare così come altrettanto spesso, in virtù della competitività a favore del consumatore finale (ottima scusa per “raggranellare” denari per la realizzazione di opere di riqualificazione urbana), propende per l’agevolare la conversione di terreni da industriali a terziario e commerciale.

A Lodi, il problema è però un altro: due associazioni, Legambiente e LodiVivibile, hanno richiesto al Tar una sospensiva sui permessi di costruire due nuove rotatorie che dovrebbero contribuire a compensare l’aumento del traffico legato alla presenza di un nuovo supermercato, dove ora sono situati due semafori. Ma la creazione della rotatoria renderebbe necessario l’abbattimento di alcuni alberi di tiglio per il passaggio di una pista ciclabile.
Il TAR ha accolto i due ricorsi ma, la notizia interessante, è che quello presentato da LodiVivibile è stato anche promosso da chi? Coop Lombardia, che a nostro parere potrebbe essere preoccupata per i tigli. Adesso i due ricorsi sono stati uniti in un unico procedimento e verranno ridiscussi durante l’udienza del 3 maggio. In quell’occasione i giudici dovranno valutare definitivamente se le autorizzazioni siano o meno legittime ma, nel frattempo, i cantieri restano fermi.