Molino Peila, azienda piemontese con una lunga storia alle spalle, iniziata oltre 90 anni fa, entra nel mondo del riso nel 2010, con l’acquisizione di un impianto per la macinazione di questo cereale e oggi è leader nel settore delle materie prime senza glutine. “Oggi – ci spiega Maurizio Peila, Sales Manager dell’azienda – si sta assistendo a scenari mai visti nella storia recente sul fronte delle materie prime, degli imballi, dell’incremento esponenziale dei costi dell’energia. Un’evoluzione che ha reso necessario riadattare le nostre strategie per adeguarle al quadro mutevole che ci siamo trovati di fronte e con cui dovremo continuare a convivere. La contrattazione con la GDO – prosegue – non è stata, e tuttora non è, facile e il quadro di incertezza generale non consente di poter raggiungere accordi sul lungo periodo”.
D: Il tema della sostenibilità è quanto mai attuale e necessario per rimanere competitivi sul mercato: cosa sta facendo Molino Peila in tal senso? Quali sono i propositi già realizzati e quali quelli in via di realizzazione?
Ci stiamo muovendo su diversi fronti. Nel decennio scorso abbiamo concluso la realizzazione di una centrale idroelettrica per la produzione di energia sfruttando le acque che in passato alimentavano l’antico molino, poi riconvertito ed ampliato nei secoli scorsi.
Nell’ultimo anno gli investimenti in sostenibilità si sono mossi su più fronti. Innanzitutto abbiamo ottenuto la certificazione FSA (Farmers sustainability assesment), che ha coinvolto tutti gli attori della catena produttiva – dagli agricoltori fino alla nostra azienda – stimolando una maggior attenzione a pratiche agronomiche e produttive più sostenibili. Abbiamo inoltre sviluppato imballi per il confezionamento interamente riciclabili e deciso di utilizzare imballi secondari provenienti da materiale di post-consumo riciclato. In ultimo, ma non per importanza, abbiamo realizzato una centrale di cogenerazione che consente il recupero dell’energia dispersa per la creazione di calore utile nei processi produttivi.
D: Quali sono le novità che state sviluppando e che presenterete al mercato nell’anno in corso?
L’azienda sta presentando molte novità nel comparto farine, legate al lancio di nuove referenze e miscele, sempre e solo rigorosamente senza glutine, ed in quello commerciale, con il rafforzamento ed il lancio di una gamma di prodotti artigianali da forno senza glutine a marchio La Ruà. Nel comparto riso stiamo lanciando una nuova gamma rinnovata, il cui primo output è rappresentato dal riso per sushi a marchio Hiraku, nostro brand.
D: Quanto incide l’export sul vostro fatturato? La pandemia ha limitato la crescita di Molino Peila sui mercati esteri, oppure no?
Oltre il 30% del nostro fatturato è rappresentato dai mercati esteri. La pandemia non ne ha frenato lo sviluppo, anzi, siamo stati in grado di far fronte alle crescenti richieste che abbiamo intercettato sul mercato. Sicuramente la situazione attuale ed i costi crescenti del carburante e, di conseguenza, dei trasporti, unitamente ai problemi registrati sul traffico merci degli ultimi mesi, rappresentano però un’incognita alla quale dobbiamo fare fronte quotidianamente.