In un articolo pubblicato oggi si è spiegato che i dati che IRI ci consegna sulle vendite delle categorie del largo consumo confezionato (LCC) indicano ci dicono che a valore del 2021 (prog. luglio) sono stati registrati incrementi seppur in una situazione di deflazione, dato che l’andamento dei prezzi del carrello è in negativo (luglio 2021 su luglio 2020) e la pressione promozionale certamente superiore rispetto al 2020 ma non certo ai livelli del 2019 (27,1%).
Entrando nel merito dei vari mercati, quindi nei contenuti dell’offerta, si verificano andamenti differenti: sono, ad esempio, bevande ed alimentare a guidare la crescita del 2021 segnando, rispettivamente, uno strategico +9,1%, e un altrettanto importante +4,6% a volume sul 2020. La grande famiglia della cura casa, dopo un eccezionale 2020, nel progressivo 2021 aggiornato al mese di luglio, evidenzia un calo del -1,1% mentre le categorie della cura persona, che nel 2020 erano cresciute in maniera men che proporzionale rispetto alle altre, sta invece registrando un incremento del +3,7%.
Nello specifico, comunque, all’interno del grande comparto dell’alimentare non tutti i comparti presentano crescite di rilievo.
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