
La pressione promozionale è stato lo strumento attraverso cui la Grande Industria ha cercato di mantenere i fatturati che venivano sviluppati negli anni precedenti. Va detto, ad onore del vero, che la Grande Distribuzione ha vissuto come un “toccasana” questa iniziativa dell’industria che, a cascata, ha indotto anche la piccola e media ad uno sforzo ulteriore, in termini di marginalità, per rimanere appetibili nelle vendite nei confronti del consumatore e del retailer, mantenendo una solida distanza tra i leaders e loro.
Questa strategia nel decennio appena trascorso aveva prodotto effettivamente alcuni effetti: primo su tutti una debole crescita della MDD che, vedendosi aggredita sulla competitività dei prezzi dai leaders di categoria, diminuiva la sua attrattiva. Dall’altro lato un altro effetto inevitabile è stato quello di rendere il consumatore dipendente da questa strategia, e quindi molto fedele al prezzo e sempre meno all’insegna. Questo fenomeno, nella larga e stretta Italia, è stato più rilevante in alcune aree del Paese rispetto ad altre, però di certo ha modificato la metodologia del lavoro della GDO
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