I numeri espressi dalle società del Mass Market Retail pertinenti alla gestione caratteristica sono piuttosto semplici da interpretare perché fanno riferimento al core business e di questo ne leggono l’operato nel periodo di tempo del periodo di Bilancio, pertanto una catena di supermercati deposita il suo Bilancio con la chiusura del 2018 e dentro vi è inserito, nella parte dedicata alla gestione caratteristica, tutto il suo operato nel periodo. La Gestione caratteristica in senso stretto si chiude con l’Ebitda. Il valore dell’Ebitda spiega, quindi, quanto una azienda ha guadagnato oppure perso dalla sottrazione tra vendite e costi (cosiddetti monetari).
Tra l’Ebitda e l’Ebit esiste una sorta di “limbo” in cui siamo sempre dentro la gestione caratteristica però subentra una parte della gestione non monetaria, quella cioè riferita agli investimenti (come gli immobili, che possono essere magazzini, uffici oppure negozi) inerenti all’attività, attraverso ad esempio gli ammortamenti o quella riferita ai crediti, attraverso ad esempio le relative svalutazioni.
Normalmente nella GDO italiana l’Ebit è molto simile al valore del Profit Margin perché l’area finanziaria pesa poco e perché si tratta di aziende meno strutturate rispetto ai grandi retailers, in Italia non ci si allontana troppo dal terreno della gestione caratteristica.
Nel caso di Auchan si ha a che fare con una azienda di proprietà di una controllante straniera con strategie e modus operandi da multinazionale qual è. Auchan Francia, in Italia, aveva costruito una società Auchan Spa Holding dentro cui operavano diverse imprese controllate: SMA Spa era una di queste, ed aveva come core business quello del mass market retail focalizzato però nel canale supermercati, ma non era l’unica azienda.
Dentro Auchan ce n’erano molte altre realtà con valori inferiori rispetto a Sma e poi c’era la Cetruus Italy Spa.
Chi è la Ceetrus Italy?
Va prima di tutto spiegato che esiste una società Ceetrus non italiana, che è la ex Immochan, ovvero la società immobiliare di Auchan in Francia, che in Italia prendeva il nome di Gallerie Commerciali Italia Spa. La Ceetrus “mondo” è proprietaria di 295 Centri Commerciali ed è presente in 10 Paesi e dichiara un valore patrimoniale di 8 miliardi di euro. La Ceetrus Italia è invece titolare di 47 Centri Commerciali, per un totale di 630 mila mq ma nel sito non si legge il suo valore patrimoniale.
Si conosce il fatturato di Ceetrus Italia che nel 2018 è stato di 98,07 milioni di euro con un utile di 6,44 milioni.
In pratica Auchan cosa faceva? Affiancava alla sua gestione caratteristica, vendita al dettaglio di prodotti alimentari e non, partecipazioni in aziende con business molto simili (SMA) oppure in rami diversi dell’economia, sebbene assolutamente propedeutici al core business.
Sia chiaro: in Auchan non erano marziani, queste sono attività usualmente poste in essere da tutte quelle aziende del mass market retail che vogliono strutturare adeguatamente il loro business, nato dalla vendita di prodotti alimentari, allo scopo di non appesantire una singola società di troppe operatività.
Se, però, i business della controllante e delle controllate cominciano ad avere difficoltà, “smontare” il castello costruito è sempre un po’ più complicato del normale, ma una volta riuscito, il passaggio di liquidità da una parte all’altra, è sempre in grado si sistemare i conti economici, se non di migliorarli.
Cosa è successo negli ultimi anni in Auchan?
Succedeva che le due aziende impegnate nel mass market retail (Auchan Spa e SMA Spa) perdevano fatturato e compivano importanti investimenti per strutture immobiliari di loro proprietà che, alla prova dei risultati, non davano i risultati sperati e quindi chiudevano in perdita con il loro valore azionario che veniva svalutato di conseguenza.
La svalutazione del valore azionario di SMA, oltre ad indebolire la medesima, andava però ad indebolire anche l’investimento iniziale della controllante, quindi di Auchan Spa.
Questa verifica è molto importante perché nei Bilanci di Auchan del 2017 e del 2018 nella parte sotto l’Ebit esiste una intensa attività patrimoniale che ha cambiato decisamente le sorti del Bilancio.
Come si vedrà alla fine della pubblicazione sarà proprio un intervento finanziario a dare l’illusione che il Bilancio di Auchan del 2018 è migliore del precedente (come sostengono Sindacati ed alcune parti in causa), ma in verità le ragioni sono molto complesse e nascondo esiti che la medesima Auchan non si sarebbe potuta permettere di far avverare.
Andiamo nel dettaglio.
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