Nella lettura dei dati di mercato della Grande Distribuzione si è soliti affermare che il 2019 è l’anno dei freschi. Effettivamente le crescite che il comparto registra sono molto positive, più del grocery, e quindi si etichetta uno status quo che è il riassunto delle dinamiche di fatturato che stanno coinvolgendo il mercato.
Dentro questa affermazione, però, è necessario entrare per comprendere davvero cosa sta succedendo nei diversi formati e nei diversi territori.
Prima constatazione: sarà pure l’anno dei freschi ma anche il grocery sta crescendo, e lo fa con una diminuzione della pressione promozionale. Il Grocery, per definizione, è il terreno dove si cimentano le grandi multinazionali, le quali nei loro mercati sono leader da diversi anni e per tale ragione, non essendo così presenti nel formato più aggressivo, il Discount, reagiscono abbassando la forbice differenziale tra prezzi della MDD del discount ed il prezzo delle marche leader.
Seconda constatazione: i freschi sono, da sempre, il terreno dove i formati tradizionali (Super+Iper+LS) hanno costruito la loro strategia in risposta all’attacco perpetrato dai discount.
Eppure, dalla lettura dei dati (grafico 1) emergono alcune singolarità che vale la pena riportare: nel mese di settembre nei freschi il formato che più è cresciuto è proprio il discount (+8,7%) ed i superstore (+3,8%).
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