Che il canale Discount abbia cambiato marcia è cosa oramai risaputa, l’obiettivo è palesemente quello di conquistare quote di mercato alla grande distribuzione tradizionale. Il principale metodo strategico è ovviamente l’evoluzione dell’offerta, oltre ad una crescita smisurata di aperture. Però il terreno di evoluzione e di affermazione è anche un altro: quello della presenza dell’impresa (inteso come soggetto giuridico) nel tessuto sociale e culturale, ne è prova Lidl: l’azienda veronese ha partecipato per la prima volta al Salone della CSR di Milano, tenutosi il 2 e 3 ottobre presso la prestigiosa Università Bocconi. Durante l’intervento, tenuto da Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione e CSR di Lidl Italia, sono stati presentati i risultati del progetto “Oltre il Carrello – Lidl contro lo spreco”: il programma di recupero delle eccedenze che l’Insegna ha lanciato a febbraio di quest’anno.
Pane, frutta, verdura e prodotti confezionati non più vendibili secondo gli standard commerciali, ma ancora buoni e sicuri vengono raccolti nei punti vendita Lidl e donati agli enti caritativi gestiti dalla Fondazione Banco Alimentare. Ad oggi, gli oltre 250 supermercati Lidl che partecipano al progetto hanno recuperato e donato oltre 400 tonnellate di cibo.
L’ambizioso obiettivo dell’Azienda è quello di estendere il programma entro fine anno a tutti gli oltre 600 supermercati Lidl sul territorio nazionale, arrivando così a recuperare, su scala nazionale, oltre 10 milioni di pasti all’anno. Una collaborazione dal grande impatto sociale, economico e ambientale, che trasforma cibo buono e potenzialmente sprecato in pasti da donare a chi ne ha bisogno.