I primi sessanta giorni dell’anno presentano un fatturato progressivo in negativo ed il dato è capace di rendere cupi gli animi dei manager della Grande Distribuzione italiana. Il Vinitaly, appena trascorso, è stato un meraviglioso momento per confrontarsi tra gli addetti ai lavori e per capire che l’anno non è iniziato bene, anzi la preoccupazione aleggia nell’aria.
Come dare torto a chi tutti i giorni ha sotto gli occhi i dati delle vendite dell’azienda (giornalieri, settimanali, mensili ed appunto il progressivo) e dall’inizio dell’anno sente un superiore traferire preoccupazione per i numeri che continuano ad essere negativi?
E’ tutto vero ma ciò che noi con i nostri articoli raccontiamo, da quando abbiamo iniziato ad analizzare le vendite Nielsen del 2018, è che l’inizio dell’anno (ovvero la data 1.1.2018) non è l’inizio della storia della Grande Distribuzione, esso è stato preceduto dal mese di dicembre 2017 e questo, se confrontato con il mese di Dicembre dell’anno ancor precedente, racconta una storia completamente diversa.
Il Natale: il momento più importante dell’anno
Il mese di Dicembre è sempre stato per la Moderna Distribuzione un momento fondamentale: le feste (Natale e fine Anno) con tutto ciò che ne consegue, cene e regali, sono sempre state occasioni per fatturare molto di più rispetto a tutti i mesi dell’anno. Il mese è fatto di programmazione, che inizia con la fine dell’estate oppure, per quei casi che comportano importazione di prodotti, addirittura da Maggio in poi.
Il mercato ha cercato, negli anni che hanno preceduto la crisi, di allungare questo momento di entusiasmo delle vendite portando diverse attività promozionali in area vendita dal mese di Novembre. Negli Stati Uniti, da sempre, le feste iniziano dal Black Friday in poi, e noi abbiamo cercato di adattarci ad una tendenza che di fatto era già in voga. Questo tipo di soluzione ha funzionato, in effetti, per un periodo, sino a quando non è sopraggiunta la crisi economica che ha modificato completamente la psicologia di acquisto dei consumatori portandoli dall’entusiasmo nel gratificarsi con gli acquisti al pessimismo cosmico per il proprio futuro: atteggiamento che noi abbiamo registrato sino allo scorso anno quando, sembra, che molta preoccupazione sia rimasta nel passato.
Passiamo ora ai grafici degli andamenti degli anni 2015, 2016 e 2017.
Nel 2015, vedi grafico sotto, il fatturato registrato nel mese di Dicembre, per quanto sicuramente superiore ai mesi precedenti, non si era però discostato da quello registrato negli anni precedenti, anzi rispetto al 2014 diminuiva del -0,8% (Super+Iper).
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