Ipermercati Iper è il brand del settore della grande distribuzione organizzata (Gdo) con la migliore performance sul web nel 2016 in base alla classifica stilata da BEM Research. La catena di supermercati specializzati nel settore alimentare, appartenenti al gruppo Finiper insieme ai marchi La grande i e supermercati Unes, ha registrato un punteggio medio del Bem Rank nel corso del 2016 pari a 53,6 punti. Con un distacco di circa 7 punti si posiziona in seconda posizione Esselunga, altro marchio del Gdo del settore alimentare. Chiude il podio una catena di distribuzione di prodotti per lo sport, la francese Decathlon. Segue un altro brand alimentare, la Coop, e un’azienda francese specializzata nella vendita di prodotti e servizi dedicati a bricolage, Bricocenter. Tra i primi 10 brand si trovano poi Bennet, Carrefour, Auchan, Gamestop ed Euronics.
Considerando i due macro-aggregati che compongono il BEM Rank, si rileva che Ipermercati Iper mostra una maggiore capacità di essere rintracciato sul web (visibilità online), seguito da Esselunga e Coop. Con riguardo alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, è in prima posizione Bricocenter, seguito da Decathlon e dalla catena di supermercati Bennet.
“Concentrandosi solo sui principali gruppi (italiani e non) della Gdo alimentare, e guardando alla relazione tra le performance sul web e la dinamica del fatturato degli ultimi anni, – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager di Bem Research – si riscontra un legame strettamente positivo. In altri termini, chi ad oggi fa meglio sul web è riuscito negli ultimi anni ad avere un miglior rapporto con la clientela, soprattutto attraverso i tradizionali canali di vendita, e quindi a vendere di più. Ciò evidenzia l’importanza del phygital, parola che nasce dall’unione di physical e digital, ovvero quanto sia cruciale interagire con gli utenti con strumenti digitali anche quando le vendite avvengano prevalentemente attraverso i canali fisici (o analogici). In questo contesto sembrano fare eccezione le catene di discount, che pur avendo ottime performance in termini di vendite, non rientrano tra i migliori brand della nostra classifica. Il target di clientela, meno digitalizzata, può però spiegare questo risultato. Tra non molto tempo, quando i nativi digitali saranno più attivi sul mercato, si può facilmente prevedere che anche questi distributori dovranno porre più attenzione al web” conclude Marsella.