Con l’ingresso delle Coop nel capitale di Eataly si diluiscono, in maniera frazionale, gli altri soci. Eatinvest, la holding della famiglia Farinetti e in cui sono presenti anche altri soci minori, passa da 58,7% al 57,9%, Clubitaly dal 20 al 19,7%, Societa’ Semplice Carlo Alberto dal 20 al 19,7%, Giulio Napoli dall’1% allo 0,99% mentre Servizio Italia scende poco sotto al 0,3%.
L’ingresso del mondo delle coop in Eataly, tuttavia, si inserisce in un piu’ ampio ridisegno dell’impero ideato da Oscar Farinetti che oggi resta presidente onorario. A fronte di Coop Alleanza 3.0 che continuera’ a condividere il percorso di Eataly, le altre due cooperative che affiancavano il gruppo alimentare nella controllata Eataly Distribuzione, la societa’ operativa che controlla i punti vendita in mezzo mondo, hanno invece scelto di uscire dal capitale.
Sia Coop Liguria che Nova Coop, infatti, hanno deciso di vendere le loro quote (ciascuna aveva circa il 13,3%) per 16,6 milioni. La stessa Coop Alleanza ha reinvestito in Eataly solo una parte della propria quota cedendo un 5,3% di Eataly Distribuzione per 6,6 milioni di euro. Contando anche la rinuncia a crediti vantati dalle coop, per Eataly l’esborso sara’ di 40 milioni di euro complessivi. L’operazione e’ stata finanziata tramite una linea di credito da 40 milioni concessa da Unicredit che ha chiesto al gruppo la fusione fra holding e societa’ operativa e quindi fra Eataly e Eataly Distribuzione resa possibile dal fatto che la prima ormai controllata il 100% della seconda.