
Gli andamenti del miglior sotto-paniere, il Salutistico, e del peggiore, la Prima colazione, sono strettamente correlati. A pesare su quest’ultimo è infatti il crollo dei consumi del latte che, secondo le diete più alla moda, è un alimento da evitare. Al suo posto vengono consumati dei prodotti sostitutivi, quali il latte di soia e quello di riso, che fanno parte del Salutistico. All’interno di quest’ultimo brillano anche i prodotti senza glutine, soprattutto pasta e biscotti, e anche in questo caso i consumi che sono confluiti sul Salutistico sono stati sottratti ai sotto-panieri che contengono la versione classica dell’alimento. Si spiega così la debolezza anche del Preparato in casa e dei Piatti basici, che non sono riusciti ad arrestare il loro calo neanche nel mese di marzo.
Va inoltre registrata una lettura negativa anche per il Fuori pasto/autogratificazione, su cui pesano le difficoltà dei prodotti che contengono il cioccolato, anche questo un fenomeno dettato dalla crescente attenzione che i consumatori italiani dedicano ai principi di una corretta alimentazione. È stato invece un mese positivo per i Piatti pronti, sia primi che secondi, per l’Easy Food, che ha però mostrato progressi più timidi rispetto al recente passato, per l’Happy hour in casa, per il Gourmet e per il Benessere. In un contesto dove le diete sembrano condizionare molto le decisioni di acquisto dei consumatori, stupisce il successo dell’Easy food, che prospera grazie alle vendite di prosciutto cotto e prosciutto crudo.
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