Carlsberg, un Gruppo che ha chiuso il 2014 con 10 miliardi di euro; più di trenta marchi di birra in tutto il mondo e alcuni prodotti diversi dall’acqua ai soft drinks, non poteva non investire nel segmento più dinamico: le birre artigianali. Nel 2002 completa l’acquisizione di Birrificio Angelo Poretti (dove aveva già un consistente investimento) e dà il via a un intenso sviluppo e promozione dei prodotti con un buon successo.
Non potevamo quindi esimerci dall’approfondire l’argomento con Andrea Negro, Direttore Commerciale Carlsberg Italia.
In questa prima parte: il boom delle birre artigianali, il mercato interno, la concorrenza.
D. Nel contesto attuale di mercato, i micro birrifici sono una realtà in crescita, cosa ne pensa? Come vedete il futuro di questo fenomeno?
R. Questa vivacità è sicuramente un buon segnale. Significa che il settore è vivo, che i consumatori sono interessati e attenti, che c’è molta passione attorno alla birra. Ai micro birrifici va sicuramente il merito di aver contribuito a movimentare un settore che per lungo tempo era stato dormiente. Micro birrifici e industria rispondono sia a esigenze diverse sia anche alle stesse esigenze ma con modalità diverse. Per il settore birra è importante che ci siano questi diversi modi di operare e di rispondere alle richieste dei consumatori, ognuno coerente con la propria ragione d’essere. Probabilmente il numero di micro birrifici non potrà aumentare molto di più, perché la crescita di questi anni è stata esponenziale, ma sicuramente continuerà a crescere la professionalità del settore.
D. Nel mercato interno, quali sono i canali preferenziali di vendita di una birra artigianale?
R. Diciamo che non esiste un canale preferenziale anche perché è dal giusto mix di prodotti e relative destinazioni di canale che deriva un business solido ed efficace. E’ risaputo che la crisi degli ultimi anni ha modificato un po’ per tutti lo scenario di riferimento: se per molti anni l’ON e l’OFF trade si sono divisi abbastanza equamente volumi e fatturati, le dinamiche di consumo più recenti hanno portato ad uno sbilanciamento verso i consumi in casa, portando così l’OFF Trade a prevalere spesso sull’ON trade. A fronte di questo cambiamento strutturale abbiamo cercato in ogni caso di proporci sempre come azienda innovativa, capace di proporre novità da vari punti di vista. Sul canale Off Trade negli ultimi anni noi abbiamo proposto varie innovazioni sia dal punto di vista di comunicazione (ad es. la versione più emozionale di Tuborg con i tappi colorati) sia di prodotto (vale la pena ricordare la profondità di gamma con cui Birrificio Angelo Poretti è presente ora sullo scaffale). Nell’ON Trade il mercato ci dà atto di aver innescato una vera e propria rivoluzione grazie al lancio dei fusti in PET riciclabile che garantiscono una birra alla spina di qualità assoluta e significativamente più sostenibile.
D. Quale è il Tot valore mercato birra e incidenza di Poretti e del gruppo Carlsberg sul mercato?
R. Da un punto di vista produttivo in Italia si producono circa 13 milioni di ettolitri di birra e Carlsberg Italia nello stabilimento di Induno Olona ne produce oltre 1,2: è il terzo produttore, infatti, sul territorio italiano. Dal punto di vista del valore il quadro è più complesso e ci attestiamo a una quota, in crescita, attorno al 7%. A prescindere dai valori assoluti quello che ci inorgoglisce è, in particolare, il percorso di questi ultimi anni che ci ha visti rafforzare la nostra posizione nei segmenti dove si crea valore e anche cultura di prodotto. Vale la pena ricordare che Birrificio Angelo Poretti, marchio che racchiude la storicità dell’azienda ma che sul mercato in queste vesti è presente solo all’incirca dal 2010, ha oggi una conoscenza pari all’80% e una solidità tale da portarlo a essere scelto come Birra Ufficiale di Padiglione Italia durante l’EXPO 2015 appena concluso. Birrificio Angelo Poretti, con tutta la sua gamma di prodotto, è per noi oggi il primo marchio sia per volumi sia per valore.
D. Quali sono i principali competitors di Poretti?
R. Birrificio Angelo Poretti porta sul mercato un riuscito connubio tra passione e cultura di prodotto da una parte e sicurezza e garanzia industriale dall’altra. I nostri mastri birrai hanno dato vita a birre in grado di stuzzicare e soddisfare consumatori curiosi e anche preparati, garantendo nel contempo la qualità costante del prodotto. I competitor sono quindi tutti coloro che operano in questo modo, in particolare le birre italiane di qualità.
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