Conad del Tirreno chiude il Bilancio 2014 con un giro d’affari di 2,250 miliardi di euro, in crescita del 2 per cento rispetto all’anno precedente e in netta controtendenza rispetto all’andamento del mercato, che evidenzia la flessione dei consumi e la riduzione e cambiamento del valore del carrello. Nel 2014 il risultato di esercizio di Conad del Tirreno si attesta a 23,6 milioni di euro, ed il patrimonio netto è cresciuto a 300 milioni di euro, consentendo di affrontare con solidità economica il piano di sviluppo triennale.
Risultati importanti, confermati anche dall’andamento registrato nei primi cinque mesi dell’anno, dove la crescita si attesta al 3,2 per cento. Performance positive, frutto di una politica commerciale attenta e lungimirante, di una multicanalità capillare a misura di cliente, di un posizionamento competitivo forte, della passione e capacità imprenditoriale di 213 soci, del loro quotidiano impegno a dare risposte concrete alle molteplici esigenze dei clienti, ma anche di un’attenzione speciale al “sostegno” ed alla valorizzazione del territorio in cui operano.
“Questo risultato di Bilancio conferma la lungimiranza delle scelte strategiche adottate, fondate su convenienza, qualità e rapporto con il territorio. Il cliente premia la nostra insegna per l’impegno, la responsabilità, la fiducia che quotidianamente i nostri soci imprenditori offrono nei loro punti di vendita oltre un’attenta offerta commerciale”, dichiara l’amministratore delegato di Conad del Tirreno Ugo Baldi. “Il nostro impegno prioritario è vivere in sintonia con il territorio in cui operiamo; valorizzare e far conoscere le produzioni locali, sostenere la crescita della comunità, anche in ambito solidale, promuovendo mirate iniziative. In sintesi quello rappresentato da Conad è un modello forte e distintivo che pone la persona al centro: è per questo che i nostri punti di vendita sono vissuti come veri punti di riferimento dai cittadini”.
Tutti i format di vendita e le relative insegne sono dunque vissuti come “autentico” punto di riferimento nel territorio: 334 punti di vendita – 43 Conad Superstore – di cui 18 grandi superfici – 107 Conad, 138 Conad City, 6 Sapori&Dintorni Conad, 50 Margherita Conad – per una superficie complessiva di 245 mila mq e 9.500 occupati di sistema. Con le operazioni di acquisizione di punti di vendita ex Despar in Toscana e ex Billa e ex Lombardini in Sardegna e grazie al programma di nuove aperture e riqualificazione della rete esistente, Conad del Tirreno consolida il lavoro svolto dai soci imprenditori, centra l’obiettivo della leadership in Sardegna e nel Lazio e cresce ancora. La cooperativa è leader di mercato in Sardegna con una quota del 17,5 per cento e nel Lazio (assieme a PAC200A) con il 23 per cento . In Toscana e La Spezia si attesta al terzo posto con oltre il 14 per cento (fonte: GNLC II semestre 2014).
Il piano triennale di sviluppo prevede investimenti per 223 milioni di euro, con l’obiettivo di accrescere la quota di mercato e l’efficienza del gruppo. Investimenti per nuove aperture, ristrutturazioni, acquisizioni, innovazione e attenzione all’ambiente e accrescere i servizi offerti al cliente: distributori di carburanti, parafarmacie, ottici, sempre connotati dall’impegno ad offrire la massima convenienza.
Sul fronte della salvaguardia del potere d’acquisto delle famiglie Conad del Tirreno ha promosso molteplici iniziative promozionali che hanno prodotto benefici per 200 milioni di euro a vantaggio dei clienti: da evidenziare il successo ottenuto da Bassi&Fissi – il valore di una convenienza continuativa nel tempo – e di Valore Insieme, un programma di risparmio costante e continuo dedicato ai possessori di Carta Insieme Conad.
La marca Conad si conferma non solo un valore di successo, con tassi di crescita costanti negli anni, ma è anche un’opportunità per abbinare qualità a convenienza e rafforzare la fedeltà dei clienti. Nei punti di vendita di Conad del Tirreno, un prodotto su quattro venduti è a marca del distributore, con valori medi oltre il 31 per cento nei negozi di prossimità.
I clienti Conad hanno ulteriori occasioni di risparmio grazie a concept e servizi: 10 distributori di carburanti in funzione in Toscana, Lazio e Sardegna, che con un erogato di 49,2 milioni di litri hanno prodotto un risparmio di oltre 4 milioni di euro per gli automobilisti, 21 parafarmacie che hanno venduto farmaci senza ricetta medica a prezzi mediamente inferiori del 25-30 per cento a quelli praticati dalle farmacie tradizionali.
“Per Conad del Tirreno la distintività è sinonimo di una presenza capillare nel territorio”, afferma il presidente e socio di Conad del Tirreno Valter Geri. “L’attenzione alla valorizzazione del territorio continua a essere il tratto distintivo della cooperativa e dei suoi soci ”. Sono 945 i fornitori di prodotti locali – piccole e medie aziende alle quali è così garantito un accesso al mercato della grande distribuzione – con i quali Conad del Tirreno ha sottoscritto accordi per un fatturato che supera i 250 milioni di euro, confermandosi un interlocutore altrettanto importante in grado di produrre importanti ricadute economiche anche sull’indotto.
Forte l’impegno sul fronte solidale: Conad del Tirreno ha devoluto 2 milioni di euro a 250 iniziative nel campo dello sport (sostegno ai settori giovanili delle squadre sportive), della cultura e della solidarietà a enti, associazioni, ospedali. Di rilievo la liberalità a sostegno di tre ospedali pediatrici: il Meyer di Firenze, il Bambino Gesù di Roma e il Microcitemico di Cagliari. Con l’iniziativa I Cuccioli del Cuore la cooperativa ha raccolto 416 mila euro finalizzati a finanziare l’implementazione tecnologica – con apparecchiature elettromedicali di ultima generazione – di servizi rilevanti per la diagnosi, assistenza e cura di alcune malattie che colpiscono i bambini.
La cooperativa ha avviato un importante piano di sostenibilità energetica e ambientale che l’ha portata, per prima nella grande distribuzione, a partecipare al progetto “Energia a km 0 Project” di Officinae Verdi e Wwf finalizzato a promuovere tra le imprese la riduzione delle emissioni, realizzare il progressivo passaggio dall’utilizzo di fonti fossili a quelle rinnovabili e, contemporaneamente, ridurre l’impatto economico della bolletta energetica.