L’Antitrust, come trapelato nei giorni scorsi, ha espresso parere favorevole. Ora è ufficiale: Coop Centro Italia acquisirà il controllo esclusivo delle 3 società del gruppo ‘Superconti’ (Grandi Magazzini Superconti S.p.A., Superconti Supermercati Terni S.rl. e Superconti Service S.r.l.), quindi dei relativi 32 esercizi commerciali.
Ufficialità Sono serviti circa tre mesi per valutare la posizione di Coop Centro Italia e darne ufficiale comunicazione, da quando l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato l’istruttoria proprio nei confronti della società cooperativa per fugare ogni dubbio sul suo possibile abuso di posizione dominante nel sistema della grande distribuzione organizzata, soprattutto nei mercati degli ‘iper’ presenti nelle province di Terni e Viterbo.
IL PARERE DI FEDERICO CONTI LO SCORSO FEBBRAIO
Istruttoria Nel corso del procedimento, oltre a sentire in audizione Coop Centro Italia, chiamata a fornire dettagliata comunicazione in risposta alle richieste dell’Agcm, la stessa autorità ha deciso di procedere con un’indagine diretta sui consumatori al fine di verificare i rapporti di sostituibilità tra i punti vendita interessati dall’operazione. Per dirla in termini più semplici, l’antitrust ha sondato il terreno dei gusti e dei criteri di scelta di chi effettivamente va a fare la spesa per capire, se non ci fosse Coop o non ci fosse Superconti, a quale negozio si affiderebbe la maggior parte dei consumatori. L’indagine è stata svolta, con l’ausilio di una società di ricerche, mediante interviste effettuate nei giorni 4 e 7 marzo anche presso tre punti vendita di Terni (un ipermercato di Coop Centro Italia e due supermercati di Superconti).
LE FRIZIONI TRA LE DUE FAMIGLIE DEL GRUPPO SUPERCONTI
Diversion ratio L’indagine ha consentito di effettuare una stima quantitativa degli ‘effetti unilaterali’ della concentrazione, secondo una metodologia denominata diversion ratio-price rise che permette di stimare la percentuale di consumatori che sceglierebbe il punto vendita ‘x’, al posto del punto vendita ‘y’ (diversion ratio). Dai dati raccolti, emerge che nella città di Terni il principale concorrente di Coop è la catena Conad con una distribuzione dei diversion ratio superiore al 50%, di cui il 41% circa verso i due punti vendita di Conad collocati nel mercato rilevante (un iper Lecrerc e un grande super).
Coop-Superconti L’analisi dei diversion ratio dall’ipermercato di Coop Centro Italia verso i supermercati Superconti si presenta invece più articolata: il 26% degli intervistati, in caso di indisponibilità dell’ipercoop, opterebbe per effettuare la propria spesa in un supermercato di Superconti. Di tale percentuale, tuttavia, meno della metà (l’11,7% degli intervistati) è attribuibile a consumatori che si sposterebbero verso un grande supermercato di Superconti e cioè verso quei punti vendita delle famiglie Conti e Antognoli inseriti nel mercato rilevante degli ipermercati della provincia di Terni. Una parte del sondaggio condotto è stata dedicata a valutare anche la reazione dei consumatori a eventuali variazioni dei prezzi.
Parere Uno studio dunque dettagliato che ha condotto l’Agcm a conclusioni positive in merito all’operazione «La quale – si legge nel bollettino settimanale dell’autorità – non si mostra idonea a provocare effetti unilaterali o coordinati tali da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza sui mercati interessati». Coop centro Italia, dunque, anche dopo la corposa acquisizione degli esercizi Superconti, non ‘peccherà’ dell’abuso di posizione dominante ipotizzato. La concentrazione è autorizzata. C’è il benestare dell’Antistrust.