
Il primo mese dell’anno, come si è scritto, è terminato con un filo di speranza, determinato dalla chiusura di un mese che era partito molto male nei primi dieci giorni e che aveva recuperato quasi tutto il gap arrivando vicino allo zero nella controcifra sul 2014. Magra consolazione direte voi lettori, però oramai tutti voi sapete che il raggiungimento del fatturato dell’anno precedente purtroppo può essere motivo per non piangere, ma nemmeno gioire.
I risultati del mese scorso ci avevano chiarito che sebbene i formati supermercati e libero servizio avevano recuperato la fiducia dei consumatori, lo stesso non si poteva dire parlando del format Ipermercati. Purtroppo su quel tipo di offerta non si può più affermare che il problema sia legato alla minor capacità di acquisto del consumatore, ma ad una formula che è superata, non più interessante. Il Superstore oggi ha sostituito, nelle esigenze dei consumatori, l’offerta dell’Ipermercato, con il vantaggio di essere in genere più facilmente raggiungibile, si perde meno tempo ed allo stesso tempo sulla parte alimentare si ha piena soddisfazione di tutte le necessità.
Ebbene i primi quindici giorni di Febbraio hanno pienamente confermato l’andamento registrato nel mese di Gennaio.
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