A Bologna nasce “Mercato di Mezzo”, Farinetti e Coop investono ancora sul cibo: ma non si capisce se è un modello Retail o un Ristorante

Farinetti-640Sei milioni di euro d’investimento, 60 nuovi posti di lavoro, 740 metri quadri distribuiti su tre piani per 9 botteghe di cibo d’eccellenza locale (eccetto i birrai Baladin dal Piemonte) in pieno centro a Bologna. E’ la nuova sfida del “Mercato di Mezzo” lanciata dal colosso Coop Adriatica nel settore del “food”. Budget identico al Palatipico di Modena, molto vicino anche all’investimento che Coop fa nella FICO di Farinetti sempre a Bologna (9 milioni di euro ndr), per la ristrutturazione e il rilancio di una struttura sorta nel 1877. Un’operazione commerciale che vede in prima fila, anzi al terzo piano, sul trono imperiale, la prima pizzeria italiana targata Eataly, quindi il marchio Farinetti che si consolida nell’accoppiamento finanziario con Coop; ma che soprattutto presenta un’alleanza commerciale inedita, un disgelo post muro di Berlino che da queste parti sa di storico: Coop e l’associazione di commercianti Ascom che non si faranno più la guerra ma vivranno insieme di cibo di qualità sotto all’antica cupolona del mercato. Sembrerebbe che Coop Adriatica sia intenzionata ad abbandonare la costruzione degli ipermercati di prima periferia per puntare talvolta sulla prossimità e talvolta alla commercializzazione dell’agroalimentare d’eccellenza: “Siamo contenti di questo progetto”, spiega Turrini di Coop Adriatica “qui dentro si respirerà ‘qualità’. Non so se abbiamo fatto nei migliori dei modi, come disapprovano contestatori e salotti bene della città come quelli delle redazioni dei giornali. Prendiamoci un po’ di tempo e chiediamo ai visitatori che verranno se sono soddisfatti”. Noi di GDONews leggiamo le comunicazioni che spiegano le nuove evoluzioni del mercato e ci chiediamo: si parla di Grande Distribuzione o di Ristorazione? Sinceramente non si riesce a comprendere. Eataly è un format che chiamare Grande Distribuzione è impossibile. E’ semmai un originale ristorante che trova lo spazio per vendere le eccellenze d’Italia secondo Farinetti. Perché Coop Adriatica decide di entrare in un investimento di tale portata? Con quale ritorno? I soci Coop che benefici ne possono avere? Domande le cui risposte ci sono totalmente ignote, come ignoto è il Business Plan e conseguente conto economico del progetto di ristorazione.

 

 

Analista ed esperto di Grande Distribuzione alimentare. E’ un attento osservatore delle dinamiche evolutive dei diversi format in Italia ed in Europa. Collabora con alcuni Gruppi della GDO italiana nelle aree di crisis communication management e news management. Affianca la Direzione Generale di alcuni Gruppi della GDO nella gestione delle strategie aziendali. Collabora anche con aziende del Mass Market Retail all'estero come assistant manager sull'italian food. Si può contattare scrivendo a meneghini@gdonews.it

1 commento

  1. in via martelli accanto il duomo 500 grammi di pasta garofalo costa sui 2,30 euro a distanza di 1,5 km alla coop fi di novoli la stessa pasta costa 1,30 euro ma etylaty cosa offre in più per la differenza di prezzo o e un achiacitrulli per turisti

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