La settimana scorsa vi avevo chiesto di provare a “cercarvi” nelle definizioni che avevo riportato a proposito dei sinonimi del termine “CONDURRE”; vi avevo chiesto di valutare un vostro posizionamento nelle definizioni che avevo riportato e di analizzare alcuni aspetti del vostro lavoro quotidiano (e/o quello del vostri capi,visto che molti di voi, come intuisco,sono guidati). Sarei davvero felice di leggervi ancora –grazie per chi l’ha fatto – per discutere con voi quest’altro semplice esercizio. Fatelo pure anche in modo privato; (ndr . Vi riporto direttamente la mia mail dato che qualcuno, dopo avermi rintracciato dal sito della nostra organizzazione, mi ha fatto osservare che non è stata un’impresa semplice. Grazie della segnalazione, provvederò a semplificarla; nel frattempo eccovi la mia mail stefanog@consulenzeora.it, )-
Oggi proverò a riportarvi alcune definizioni del termine LEADER (dico e sottolineo “alcune”, perché non esiste un’unica definizione di leader!) Le ho condivise nel corso degli anni e le porto ancora oggi con me nelle sessioni formative (e che trovo straordinariamente attuali); mi permetto di “chiederle in prestito” ad uno dei padri fondatori e studiosi del pensiero sulla leadership, che è anche mio riferimento culturale su questo tema: Peter Ferdinand Drucker, economista e scrittore, autore di fama mondiale per le sue opere sulle teorie manageriali, avendo svolto consulenze in tutto il mondo, per imprese di ogni dimensione e per enti governativi e organizzazioni no profit.
Lo faccio prendendo spunto dalla sola prefazione che lui ha scritto nel libro “il leader del futuro” (Edizioni Olivares –a cura di Hesselbein,Goldismith e Beckhard – 1996 ) Lo spazio del libro è lasciato a ben 23 pareri ,–tra loro diversi ,- di altrettanti “leader” internazionali sulla definizione del leader del futuro. Ecco la riflessione di Peter Druker in 4 punti e che io condivido:
- Il leader capace deve avere dei seguaci! Alcuni capi sono filosofi, altri dei profeti; in entrambi i casi senza seguaci non c’è possibilità di essere un leader.
- Un leader capace non è un individuo che bisogna per forza amare o ammirare come un’icona. E’qualcuno che sa dare giuste indicazioni ai propri seguaci. La popolarità non è leadership, i risultati si!!
- I leader capaci non appartengono a specifici ranghi famigliari, non corrispondono a titoli nobiliari, caste privilegiate o al potere del denaro. Il leader capace di processo di responsabilità, la leadership è pura responsabilità ed affidabilità!
- I leader capaci hanno visibilità perché sono un esempio e basta!!!
I leader capaci sono quelli che si chiedono “cosa va fatto?”; poi “cosa dovrei fare per produrre il risultato desiderato” e , “quale dovrebbe essere la missione e l’obiettivo dell’organizzazione”; (non cosa voglio fare io e basta e qual’è il mio obiettivo). I leader capaci sono coloro che non temono la forza e la bravura degli altri, anzi ne traggono beneficio; sono tolleranti riguardo alle diverse esigenze del gruppo, ma irremovibili per le performance che gli stessi componenti del gruppo devono mettere in campo; infine sono capaci di fare cose impopolari, contro la “tentazione” dell’omologazione e del successo personale fine a se stesso.
Come si evince il leader del futuro è sempre più sfaccettato e non ben definito proprio a testimoniare ,ancora una volta, che non esiste un unico modello di riferimento, ma che il ruolo del leader va contestualizzato intorno ad un nucleo centrale, cioè alla capacità di costruire un esempio etico su valori condivisi dai membri dell’organizzazione di riferimento.
Mi fermo qui perché in questa ultima frase credo ci sia un po’ tutto ciò che stiamo sostenendo. La settimana prossima chiederò aiuto al collega Enrico Carosio per analizzare e discutere altre chiavi di lettura che potrebbero aiutarci a sviluppare il nostro processo di comprensione e lettura della nostra leadership. Su questo argomento, con Enrico ed un mio caro amico musicista violinista presso l’orchestra della Scala di Milano; abbiamo tenuto una sessione formativa sul processo della leadership. E’ stato davvero un momento emozionante, grazie anche ai nostri 3 punti di vista diversi – professionalmente parlando – ma molto in simbiosi nelle finalità. Ve ne renderemo conto nei prossimi articoli.