Qualche mese fa ho esordito in un articolo con questa provocazione: “I nostri manager sono un costo o un investimento?”. Nell’articolo sostenevo che “ …. Nell’ultimo anno ho avuto diversi incontri con Manager qualificati alla ricerca di una nuova occupazione. Questa cosiddetta “crisi” sta drasticamente aumentando la loro legittima preoccupazione nel ricercare una posizione consona alle loro competenze ed ai loro stipendi. “
Parlavo di “competenze” (non soffermandomi sulla spinosa questione delle retribuzioni) scoprendo che molti manager sono poco preparati nelle “competenze trasversali”; quindi poco “attrezzati” per affrontare i nuovi cambiamenti che stiamo vivendo; Manager poco formati ad un nuovo mondo. Un costo ….. quindi?
Riprendo da qui per raccontarvi un’esperienza che proprio in questi giorni ho vissuto con il collega Enrico Carosio e con un gruppo di imprenditori che stiamo seguendo in formazione proprio per evidenziare e ri -analizzare le competenze trasversali.
Quando parlo di trasversalità ricordo a tutti i quattro concetti chiave espressi tempo fa: il sapere, il saper fare, il saper essere ed il saper divenire. Sull’ultimo sapere apro una parentesi a proposito di empowerment; come possiamo lavorare sul proprio “divenire” a proposito di eccellenza verso il proprio incarico? Come possiamo migliorare ed esaltare le nostre doti trasversali alla ricerca della propria eccellenza?
Siamo stati ospiti – al mattino – presso il museo Ferrari a Maranello di un particolare incontro con alcuni loro addetti: non parlerò certo della Ferrari; non ha bisogno di pubblicità; a proposito di eccellenza credo che tutti possiamo ammettere cosa “rappresenta” “Ferrari” nel mondo!!
Voglio solo prendere spunto dalla loro proposta perché è interessante constatare quanto sia strategica e necessaria la ricerca dell’eccellenza sempre. Dove il prodotto è già eccellente,dove il marchio non ha bisogno di pubblicità, dove la parola “Ferrari” evoca a tutti “emozioni”, emerge una scelta strategica: lavorare verso l’eccellenza dove il fattore variabile è fortemente soggettivo: l’uomo, la persona!
Essere alla ricerca dell’eccellenza lavorando sulle competenze delle persone, sul loro sviluppo continuo: quindi preparazione, studio, ricerca, collaborazione; motivazione, coinvolgimento ed integrazione in servizi e ambienti di lavoro al massimo livello. Il prodotto è già un’eccellenza, nonostante una concorrenza in campo sportivo ad oggi più forte; proprio per questo una “minaccia” così, deve diventare uno stimolo verso l’opportunità di ri-diventare numero uno, di esserci.
Il tutto non può che passare che da una continua e incessante formazione sulle persone, attraverso una crescita professionale ed uno sviluppo delle carriere, lavorando sull’uomo, sulle sue potenzialità anche inespresse.
Ancora una volta rivendico l’importanza della persona al centro della formazione. Anche chi si sente già “arrivato”. I nostri manager come dicevo all’inizio!! Ma anche i nostri collaboratori hanno bisogno di continuare a studiare, di acculturasi sempre,di non far mai cadere il desiderio del “sapere”. Sostengo da sempre che un buon libro, una cattedra,una scuola, della sana cultura non ha mai ucciso nessuno! Aumentando il livello culturale dei nostri collaboratori, ne avremo beneficio tutti!!! E’una responsabilità non solo aziendale ma anche sociale.
Chiudo citando la frase storica di un grande Presidente “ …… non chiediamoci mai cosa può fare uno stato, una società per noi; chiediamoci ,invece, cosa noi potremmo fare per la società, per gli altri”.Cercando sempre l’eccellenza dei nostri incarichi ….. alla prossima puntata