Francesco Pugliese, direttore Generale di Conad, risponde a Caprotti. Le nostre riflessioni

Dalle colonne della medesima testata, il Corriere della Sera, il Direttore Generale del gruppo Conad Francesco Pugliese ha risposto alla lettera del Patron di Esselunga.

“La lettera del dottor Caprotti (Corriere di giovedì) mi porta ad alcune considerazioni. La Costituzione Italiana garantisce la liberta d’impresa. È per questo che in Italia esistono tante imprese che competono nel mercato e creano le condizioni per poter crescere e svilupparsi. Se il dottor Caprotti sostiene che ci siano imprese «politiche», come definisce i due più grandi operatori nazionali della grande distribuzione, sarebbe stato lecito attendersi da lui che avesse detto anche in quali aspetti riconosceva questa sua affermazione. Purtroppo, non ce ne ha resi partecipi. Credo che mancare gli obiettivi prefissati sia un problema più di natura imprenditoriale che politico. E ciò vale per ogni imprenditore del mercato. Lo sappiamo: in certi ambiti si può crescere, in altri meno, in altri ancora non è possibile, per lui come per noi. Egli, però, punta il dito esclusivamente contro un «clima politico» che lo ostacolerebbe da decenni, senza rendersi forse conto che in fondo è un alibi per lui che ha visto nascere e finanziato proprio una compagine politica. Caro dottor Caprotti, Conad è un soggetto imprenditoriale fatto di tremila soci imprenditori di piccole dimensioni, legati tenacemente al territorio in cui operano, che si sono dati un’organizzazione cooperativa. È, soprattutto, un modello societario che dà risposta ai bisogni di sviluppo imprenditoriale dei propri soci. Un modello che dovrebbe essere sviluppato in tanti mercati, perché da risposte alla crisi, perché re-investe gli utili nello sviluppo dell’attività imprenditoriale dei soci. Di «imprenditori straordinari» ce ne sono ancora oggi e lo stesso Caprotti ne è un esempio: «piccoli» imprenditori che, meno interessati alla finanza e a vendere all’estero, sono l’anima di quel tessuto economico dell’Italia tutta che andrebbe salvaguardato e aiutato per poter portare il Paese fuori dalle sabbie mobili della crisi.”

Il Pensiero di GDONews – Ogni tanto la GDO, così ermetica, dialoga apertamente e da lavoro a noi operatori del sistema. E’ in larga parte  interessante e condivisibile la lettera di Bernardo Caprotti al Corriere della Sera, il sistema politico-burocratico chiamato in causa dopo la deludente e negativa risposta del neo sindaco di Roma (che non concede autorizzazione all’apertura di un Punto Vendita Esselunga) rappresenta uno sfogo giustificabile, ma è altrettanto giusto il ragionamento di Pugliese di Conad: le difficoltà esistono dappertutto e per tutti, esistono terreni dove certe agevolazioni vengono permesse a taluni soggetti ed altri territori dove ai medesimi non vengono permesse, insomma purtroppo in Italia giocare in casa o fuori casa fa ancora la differenza. Per Esselunga, ad esempio, fu un successo storico aprire il Punto di Vendita a La Spezia, il primo in Liguria, in una “piazza” dove anche Conad del Tirreno rappresenta una sua quota. Pochi sanno che quell’apertura fu merito dell’attuale Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, allora Assessore Diessino alle Attività Produttive del Comune di La Spezia.

Il Ministro Orlando, oggi leader della corrente dei “Giovani Turchi” vicina alla sinistra PD, sicuramente non ha idee politiche che collimano con quelle di Caprotti, eppure a quel tempo si fece dei nemici nella sua Regione, ma per dare più competizione al tessuto economico locale e più scelta al cittadino-consumatore diede l’agognata autorizzazione e fece entrare Esselunga in uno dei territori a lei più ostici. Fare politica con lungimiranza dovrebbe essere un dovere civico ma spesso non è così, ma fare impresa significa anche combattere contro queste difficoltà, ha ragione Pugliese. Se non si accettano le regole del gioco si possono combattere, e per tale ragione Caprotti fu (e forse è ancora) un importante finanziatore di una importante parte politica, ma evidentemente  la battaglia non ha portato soddisfazione. Esselunga è un’insegna meravigliosamente efficiente  e non è vero che non è apprezzata in Patria, forse sarà osteggiata in alcuni territori ma in altri tale atteggiamento viene subito da altri, e tutto ciò perché siamo i discendenti dei Guelfi e Ghibellini e – ahinoi – come tali non ci rimane che accettarne  le eredità.

Analista ed esperto di Grande Distribuzione alimentare. E’ un attento osservatore delle dinamiche evolutive dei diversi format in Italia ed in Europa. Collabora con alcuni Gruppi della GDO italiana nelle aree di crisis communication management e news management. Affianca la Direzione Generale di alcuni Gruppi della GDO nella gestione delle strategie aziendali. Collabora anche con aziende del Mass Market Retail all'estero come assistant manager sull'italian food. Si può contattare scrivendo a meneghini@gdonews.it

8 Commenti

  1. Ma e’ innegabile che e’ la parte politica a cui sono storicamente molto vicini i due grandi operatori della Liguria che non fanno aprire Esselunga a Genova . Potrebbe esserci una sana concorrenza anche a Genova invece…..
    E cosi a Roma e in tanti altri posti . L’efficienza e non solo di Esselunga fa paura , non c’e partita con alcun altro distributore in Italia.

  2. Penso che il Dott. Pugliese abbia fatto un’analisi seria ed appropriata, facendo riferimento alla varie realtà che viviamo tutti noi. E non dimentichiamo che noi tutti ed anche il sig. Caprotti fa parte della società in cui viviamo e siamo noi stessi a far sì che possano accadere alcune cose che forse non accettiamo in quanto noi stessi non ci crediamo tanto e siamo alla ricerca di alibi. Ultima considerazione tante altre insegne anche straniere sono riuscite ad entrare e ad andarsene dove e quando hanno voluto, per cui ciascuno può trarre le proprie considerazioni ad affermazioni forse strettamente personali e non molto obiettive.

  3. IL DOTTOR PUGLIESE HA INSEGNATO AL DOTTOR CAPROTTI CHE NELLA VITA NON TUTTO SI PUO’ AVERE,SE HA OTTENUTO TUTTO CIO’ CHE HA,E’ GRAZIE MOLTO SPESSO AD ACCONDISCENZE DA PARTE DELLA POLITICA DI ZONA.NON PREDICHI BENE E RAZZOLARE COME HA VOGLIA LUI.
    AL DOTTOR CAPROTTI CON SINCERITA’ LUNGA VITA.
    ENNIO

  4. Polemica sterile e costruita ad arte da un professionista del palcoscenico per nutrirsi dalla propria immagine riflessa sul mercato.
    Quanto sentiamo la mancanza di veri leader

  5. Il sig. Caprotti se rinunciasse ad avere immobili di proprietà potrebbe aprire con più facilità in qualsiasi luogo, ma evidentemente l’attività immobiliare è più importante rispetto a quella commerciale. Avete mai visto una ESSELUNGA non situata in immobili di proprietà?

  6. Condivisibili le affermazioni passate di Caprotti su COOP.
    Oggi però la realtà è che CONAD è la struttura più dinamica, efficiente e competitiva che c’è in Italia.
    Ha enormi capitali da investire (solo CCIA ha 600 mln di euro cash destinati ad acquisizioni).
    Ha spodestato ESSELUNGA dal secondo posto nelle quote di mercato nazionale.
    E’ particolarmente aggressiva nelle offerte al pubblico, investendo enormi risorse proprie per attirare e fidelizzare la clientela.
    ESSELUNGA da qualche anno vive più di rendita della propria immagine acquisita negli anni passati più che non dei nuovi investimenti e delle nuove strategie commerciali.
    Caprotti NON si è costruito il futuro, rimanendo pesantemente accentratore.
    Oggi però ha i suoi anni, le sue parole (valide qualche anno fa) sono un po’….. vintage.

  7. Da qualsiasi parte si veda, viviamo in Italia, ed in questo meraviglioso paese contano molto le amicizie politiche. Altrimenti non si spiegano i numerosi scandali che hanno coinvolto imprese e politica a tutti i livelli, destra e sinistra comprese. Chiaramente ognuno tira l’acqua al suo mulino e il sig. Caprotti non è da meno, anche spinto dalla delusione di non poter aprire, ma dobbiamo dire grazie a questo signore che ci ha fatto conoscere i supermercati in Italia quando coop e Conad non esistevano neanche…e per tanti anni Esselunga è stato un modello nella gdo per organizzazione e formazione del personale, in pratica ha fatto scuola a tutti….

  8. Il problema “politico” è che in questa XXVII legislatura abbiamo il 69* governo che partorirà ennesime leggi su ennesime promesse su ennesimi compromessi su ennesimi…
    Sono meravigliato della difesa che ognuno presenta di se’ a fronte di una dichiarazione semplice e limpida quanto veritiera ed inequivocabile come quella di Caprotti.
    Se davvero la politica non si rende conto che sta frantumando il tessuto produttivo nazionale potrà prenderne coscienza quando il peso della spesa pubblica sul pil schiaccerà la soprannominata repubblica delle banane

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