Ancora l’ennesimo rinvio. Si è concluso negativamente l’incontro presso la Confcommercio di Catania tra i vertici Aligrup, Conad e le sigle sindacali per l’acquisizione di cinque punti vendita due a Catania, uno a Randazzo e uno a Mascali.
Il problema sarebbe la volontà da parte di Conad di affidare, una volta acquisiti i supermercati a insegna Despar, di cedere i punti vendita a singoli gestori. Conad, secondo quanto riferito dai sindacati, ha costituito una società ad hoc per l’acquisizione di questi punti vendita e ha ribadito che gestirà i negozi fino a quando la società non troverà dei gestori per ogni negozio. Ciò vuol dire che i supermercati diventeranno privati e, secondo i sindacati, i lavoratori non avranno alcuna garanzia.
“Anche questa volta – dichiara Toni Fiorenza, segretario provinciale Fisascat Cisl Catania – non siamo riusciti a chiudere la partita. I punti caldi della trattativa sono due: uno riguarda gli scatti di anzianità. Ovvero Conad ha proposto di cederne il 40% che poi però verrà riassorbito. Altra deroga proposta da Conad riguarda i livelli lavorativi. E’ stata proposta, infatti, la retrocessione di un punto per ogni livello lavorativo dal I al V. Dal I livello al III la retrocessione sarebbe a vita mentre per il V la retrocessione durerebbe 18 mesi. E’ necessario fare capire che Conad non può chiedere più di quanto hanno chiesto le altre aziende con le quali abbiamo fatto accordi. Bisogna tutelare i lavoratori. E’ una questione politico-sindacale, si rischia un gioco al ribasso”.
Da aggiungere anche la questione del numero dei dipendenti per ogni punto vendita. I supermercati che sono in trattativa con Conad, inoltre, hanno un numero di dipendenti al sotto delle 15 unità per ogni punto vendita. Questo significa che se Conad decide di dare in gestione i supermercati, i lavoratori che prima facevano parte di un’unica azienda, l’Aligrup con 1600 dipendenti, non avrebbero più le garanzie lavorative precedenti e rimarrebbero scoperti dalla legge 300.
“Conad – dichiara Paolo Magrì, della Cisal Terziario – è venuta incontro alle richieste dei sindacati. Ovvero mentre prima aveva chiesto l’azzeramento degli scatti di anzianità e dei livelli lavorativi adesso è stato proposto un 40% degli scatti di anzianità e una retrocessione temporanea dei livelli lavorativi, ma ancora la partita non è stata chiusa.
Conad ha chiesto qualche giorno di tempo per valutare la propria posizione.
[fonte]
è arrivata la comunicazione che entro fine mese Aligrup chiuderà tutti i punti vendita… la fine per 1600 famiglie… grazie a tutti quelli che hanno saputo giocare con il nostro pane per farsi i proprio interessi(proprietà e fantomatici acquirenti)….