Contrariamente a quello che sembrava un accordo già concluso con Coin, Limoni ha accettato l’offerta dei fondi Private Equity Orlando e Bridgepoint (attuale proprietario del gruppo). La catena italiana del beauty, gravata da oltre 400 milioni di euro, «dopo aver preso in considerazione le diverse alternative per l’azienda, ha deciso di concedere un’esclusiva ai due fondi di private equity» così come recita la nota stampa diffusa dal gruppo bolognese. Adesso la palla passa alla banche finanziatrici, la cui delibera dovrebbe arrivare entro i primi giorni di luglio. Orlando e Bridgepoint hanno formulato un’offerta di salvataggio che prevede l’iniezione di mezzi freschi per 40 milioni e il mantenimento di debiti per 130 milioni in capo alla società operativa. Nessuna notizia ancora su un piano di ristrutturazione del gruppo che certamente andrà portato avanti per ridargli competitività.