Gennaio 2012: i dati di mercato indicano un mercato che rallenta nonostante l’inflazione ricominci a correre

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Il 2012 è cominciato male per la GDO (tutti i dati sono Fonte Nielsen), infatti i canali Iper+Super hanno prodotto un decremento rispetto allo scorso anno del -1,1%, suddiviso in un importante negativo degli Ipermercati over 4500 mq (-4,7%) e da un leggero positivo dei Supermercati da 400 a 4500 mq pari a +0,4%. Questi dati sono la continuazione di ciò che si era registrato in dicembre (-6,9% Iper e ancora +0,4% Super) e mantengono le cattive impressioni sul futuro che oramai ci affliggono più del solito dalla crisi dello scorso autunno. Anche il Discount ha subìto un leggero rallentamento ma segue nei suoi numeri positivi a parità di rete (+4,8%). Relativamente alle aree geografiche, l’area 1 (Nord Ovest) è in sofferenza anche in qualità di maggior rappresentante dei format Ipermercati (-1,3%), l’area 2 (Nord Est) registra un leggero incremento dello 0,9% e le aree 3 (Centro Italia) e 4 (Sud Italia) subiscono rispettivamente un -2,2% ed un -1,9%. Le insegne con segno negativo sono 14 contro le 6 che hanno segno positivo, la migliore ha registrato un impressionante +9,3% distanziando la seconda che si attesta ad un +3,5% a cui segue la terza ad 1,7%. E’ certo che le insegne con numero positivo appartengano alla DO. Andando nel dettaglio i dati evidenziano l’accentuarsi dell’arresto del mondo no food (-8% e -13,6% in dicembre) ma anche dei prodotti freschi a peso variabile (-5,7%), ovvero quelli per cui siamo ammirati nel mondo, ma che costano “qualcosa in più”. Finito il rallentamento dei prezzi negli ultimi due mesi, l’inflazione è aumentata del 4,5% nel mese di Gennaio e non si prevedono cali nei prossimi mesi. Aumenta la pressione promozionale soprattutto nel format Ipermercati, ed è importante da rilevare la crescita dell’incidenza delle vendite della Private Label che raggiunge la quota del 17,2%.

Dott. Andrea Meneghini
Analista ed esperto di Grande Distribuzione alimentare. E’ un attento osservatore delle dinamiche evolutive dei diversi format in Italia ed in Europa. Collabora con alcuni Gruppi della GDO italiana nelle aree di crisis communication management e news management. Affianca la Direzione Generale di alcuni Gruppi della GDO nella gestione delle strategie aziendali. Collabora anche con aziende del Mass Market Retail all'estero come assistant manager sull'italian food. Si può contattare scrivendo a meneghini@gdonews.it

10 Commenti

  1. “Le insegne con segno negativo sono 14 contro le 6 che hanno segno positivo, la migliore ha registrato un impressionante +9,3% distanziando la seconda che si attesta ad un +3,5% a cui segue la terza ad 1,7%.”

    Quali sono queste “insegne”, nello specifico? (“Nomi e cognomi”…Grazie…)

  2. Una è di sicuro Esselunga, visto che il format in cui opera è quello che cresce più di altri, gli altri se confrontate i trend e le aree ci si arriva.
    A parte le battute, credo che i primi a non permettere la diffusione dei dati siano le insegne.

  3. Certo che sono le insegne che non lo vogliono, ma è normale ricevere i dati così, chi chiede nomi e cognomi non conosce come funziona il “sistema”, magari si sapessero……anzi…questo contenitore è il luogo giusto per chi sa ..parli e vediamo se scopriamo…chi ha scritto l’articolo avrà letto i dati dove li leggo anche io mensilmente, infatti combaciano, io sono uno con segno negativo e non appartengo ad insegna italiana…

  4. E a Febbraio Esselunga altro che +++, con la chiusura del collezionamento… Ci ha abituato alle 2 cifre…
    Comunque… I Francesi quasi sicuramente tra i – Carrefour è negativa tutti i mesi da almeno 3 anni negli Iper (basta vedere le loro trimestrali sul sito).. Auchan ultimamente non è tanto meglio
    Coop vivacchia, sicuramente in positivo nei Super e in negativo con gli Iper

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