La stampa nazionale si è concentrata molto su uno degli effetti della bufera di neve e freddo che si sta abbattendo sul nostro Paese: è quello determinato dagli scaffali quasi vuoti della maggior parte dei supermercati. E’ in effetti vero, il fenomeno è reale e rappresenta un serio problema, ma questo non significa che i fatturati che si stanno registrando sono inferiori allo scorso anno, anzi spesso è vero il contrario. Nelle Regioni più colpite, Emilia Romagna e Marche, ad esempio, il fenomeno del Grande Freddo ha prodotto una crescita imprevista dei fatturati rispetto allo scorso anno, nel pari periodo. Il motivo è molto semplice: l’estrema incertezza delle condizioni atmosferiche ha spinto le famiglie italiane a fare ciò che non erano piu abituati: la dispensa in casa. E questo fenomeno, se è vero che in alcuni giorni si è registrato un fatturato inferiore, tale mancanza è stata spesso compensata dagli accaparramenti compiuti nei giorni che hanno preceduto i giorni più difficili previsti dalle previsioni metereologiche. Un fenomeno curioso che in ogni caso non elimina il problema: i lay out delle strutture sono completamente improvvisati perché mancano moltissimi prodotti, soprattutto nelle categorie dei freschi come ortofrutta e latticini, ma anche alimenti conservati come la farina, i sostituti del pane e i prodotti per la prima colazione, andati a ruba con l’annuncio dell’arrivo del maltempo. Nel comparto dell’ortofrutta si segnala carenza di prodotti per ortaggi a foglia larga, scarseggiano in alcune aree bietole, cicorie, spinaci e insalate. Le difficolta’ – sottolinea Coldiretti – non riguardano solo i tanti paesi isolati in cui i negozi sono chiusi o gli scaffali completamente vuoti ma anche le citta’. I negozi del dettaglio tradizionale hanno problemi, a causa del gelo e della neve, a raggiungere i mercati generali all’ingrosso mentre il blocco dei tir colpisce le forniture la grande distribuzione. La Coop Adriatica ha addirittura annunciato che in caso di forti nevicate è probabile che alcuni Supermercati e Ipercoop chiudano in anticipo. Vi è da dire che il fenomeno dei mancati approvvigionamenti ha fatto nascere il problema dei rincari: si registrano per i prodotti coltivati all’aperto aumenti medi superiori al 10% quando il fenomeno non deborda nella pura speculazione, fenomeno che le associazioni dei consumatori stanno tentando di tenere sotto controllo.
Nel bolognese quasi tutta la grande distribuzione ha chiuso in anticipo i propri negozi per permettere il ritorno sicuro dei propri dipendenti, durante le forti nevicate. La clientela ha preso d’assalto tutti i punti vendita che sono riusciti a mantenere una buona offerta anche dei freschi, assicurandosi guadagni da periodo natalizio!
l’italiano è proprio un essere stupido…..