Il silenzio ha contraddistinto la conclusione di una serie di situazioni aperte relative a migrazioni da una Centrale Nazionale all’altra: stiamo parlando della migrazione di una serie di imprese distributive dal gruppo Interdis al gruppo Despar. Non c’è nulla ancora di ufficiale, ma le voci di mercato oramai hanno smesso di circolare confuse e si sono assestate su una serie di definizioni che sono oramai di opinione comune. I gruppi Cannillo, Ergon, Luigi Viale e Conter ( Alco di Rovato) sarebbero passati alla Centrale Despar. In discussione c’era l’uscita anche dei gruppi Caffè Mottà e Isa Muscas che invece sono rimasti in seno alla Centrale di via Lomellina, anzi Nicola Mastromartino ( proprietario della prima) è divenuto Presidente di Interdis. La seconda notizia e’ che Interdis ed il Gruppo Pam si sarebbero unite in un’unica Supercentrale, condividendo in tal modo i contratti derivanti dal mondo Conad con quelli del vecchio Intermerdia ( leggermente aggiornati). Le domande girano attorno al mondo Despar e precisamente all’insegna che metteranno i nuovi entrati. Troveranno tutti un’insegna comune? Metteranno quella Despar? Non è dato a sapere, in ogni caso in questa maniera il Gruppo bolognese rafforza decisamente la propria quota di mercato nel sud Italia e marca in maniera più netta la differenza di offerta ( in termini di format e di organizzazione) tra il mondo Aspiag ed il rimanente. La nuova Despar è un’insegna con una chiara connotazione meridionale, se volessimo escludere Aspiag, ci troveremmo di fronte alla maggiore espressione meridionalista della distribuzione alimentare con l’innesto di piccoli gruppi in Toscana ed in Lombardia ( Viale e Sadas) più Conter, fortissimo grossista ma non considerabile appartenente all’area Retail nel vero senso del termine. Invece Aspiag c’è eccome, e rappresenta il punto di definitivo equilibro in termini di fatturato tra Nord e Sud, ma sembra molto più isolato di prima. Interdis ha perso molto rispetto allo scorso anno, le vicende che l’hanno segnata sono state terribili ed il suo management ha il merito di aver creduto nella sopravvivenza del Gruppo e di aver lottato senza “abbandonare la nave”.
Oggi si ritrova un gruppo diverso, che a parte l’eccellente Gruppo Migross ed il gruppo Isa, non ha una grande espressione del mondo Retail, sono essenzialmente un insieme di Grossisti locali, sani economicamente, che hanno come core business la gestione di cedi prima ancora che la gestione di una rete di Punti di vendita; è un gruppo diverso rispetto al passato. Però è sopravvissuto, ha eliminato aziende che non erano così sane e soprattutto dovrebbe aver messo la parola fine ai vari tentativi di soppressione da dentro. Le quote di mercato dell’intero mondo Retail andranno quindi aggiornate, portando Despar ( e quindi anche Centrale Italiana) a crescere ancora ed Interdis a ridimensionarsi in attesa di una speranza di ripartenza, intanto ci domandiamo: che ne sarà del marchio Sidis? e del marchio Dimeglio?
AGGIORNAMENTO DEL 2.2.2012
Nella settimana in cui avevamo anticipato la notizia è arrivata la conferma attraverso un comunicato stampa: Interdis e Pam – Panorama hanno siglato un accordo strategico della durata di 5 anni. Non si tratta propriamente di una mera Supercentrale, afferma Arturo Bastianello Presidente del Gruppo Pam che spiega nel comunicato “L’accordo con Interdis nasce dalla considerazione che il futuro non è più nelle supercentrali d’acquisto dove l’unico obiettivo era la mera somma di fatturati, ma dalla consapevolezza che solo la creazione di una piattaforma comune per la condivisione di know-how, di esperienze e di best practices può portare reale valore aggiunto al nostro cliente, le cui aspettative ed esigenze evolvono con sempre maggiore velocità. Aicube nasce per questo.” Ecco il nome: AICUBE!!
rete complessiva : 2100 tra supermercati, ipermercati e superette
area geografica coperta: tutto il territorio nazionale
superficie di vendita : 1.007.261 mq
fatturato al consumo : 5,7 miliardi di euro.
Dr. Meneghini, per certi versi, il Dr. Pugliese risponde a molte delle sue domande; 🙂
Una mia i cedi senza rete con la crisi del credito che margini possono garantire?
Il fatto che il nuovo presidente Interdis sia il Sig. Mastromartino, la dice lunga sulla piega che ha preso il gruppo. Prepariamoci a comprare tutti dal listino di Caffè Motta, costerà molto meno che comprare direttamente dai fornitori…..
non capisco ….
Il commento all’articolo è positivo. Ciò che intendo sottolineare è che PAM per entrare in una operazione del genere ha assolutamente due scopi :
1) trarre il maggior vantaggio possibile da una sinergia del genere con gruppi che operano nel sud Italia (vedi esperienza passata nelle puglie) ovvero, listini con cessione di favore territoriale, ecc. …..
2) sondare la possibilità di fagocitare qualche altro gruppo (dopo groupe italia / Superal ecc.)con il suo splendido stile modello Kaiman .
Anche io, da affezionato cliente sidis che ha avuto la sua migliore espressione commerciale in Midal (fallita invece per una cattiva gestione economica), mi chiedo che fine farà questo marchio con la dipartita dei vari Paride e Arena. Che peccato! Secondo voi ?
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