Davide contro Golia. Un piccolo supermercato nel centro di Londra parte alla sfida delle grandi catene con una nuova formula anti-crisi: sconti tutto l’anno in cambio di poche ore di lavoro volontario. Il People’s Supermarket di Holborn, non lontano da British Museum, ha già ricevuto l’imprimatur da David Cameron che ne ha fatto un esperimento pilota della sua ‘Big Society’. E adesso l’iniziativa lanciata 15 mesi fa da Sir Arthur Potts Dawson, ex capo cuoco da Fifteen di Jamie Oliver, ha messo gli occhi addosso alla prossima meta: il secondo negozio a Hackney, un quartiere a nord della capitale che già ospita 17 supermercati tra cui 12 Tesco, entro la Pasqua del prossimo anno. E’ un obiettivo ambizioso per quella che è cominciata come una piccola cooperativa gestita da volontari sull’esempio della Food Coop di Park Slope a New York: “La differenza con noi – dice Tom Smith che si aggira tra scaffali e la cassa e che, oltre che il volontario fa il percussionista di professione – è che qui possono comprare anche i non soci”. La cooperativa newyorchese, fondata nel 1973, ha 18 mila soci.
A Londra si sono iscritti in 1.200 “anche se molti – ammette Smith – hanno firmato la domanda di iscrizione e poi non si sono più fatti vedere”. I soci appartengono a tutte le classi sociali. In 15 mesi il Peoplés Supermarket ha fatto 1,5 milioni di sterline di fatturato vendendo a una comunità trasversale di avvocati e disoccupati, somali e bengalesi che popolano il quartiere, i prodotti più diversi: dalla Coca Cola al ketchup, dal cibo per cani Fair Trade all’olio d’oliva importato dai territori palestinesi.
In un angolo c’é una piccola cucina: la Peoplés Canteen, dove si preparano piatti pronti con frutta e verdura o prodotti vicini alla data di scadenza. “L’idea è che la gente paga 25 sterline all’anno per un anno per un’azione del supermercato che dà diritto di voto sugli approvvigionamenti e poi si impegna a lavorare quattro ore al mese per un dieci per cento di sconto ogni volta che fa la spesa”, spiega Tom. L’interesse è stato alto, da comunità fuori Londra come Bristol, Cardiff e Brighton e fuori dalla Gran Bretagna: Europa, Argentina, Giappone, Thailandia. “Volevamo fare qualcosa di un po’ rivoluzionario”, proclama Potts Dawson, che ha fatto il cuoco per 20 anni e che conta Mick Jagger come zio acquisito e fan: “L’industria dell’alimentazione è stata comprata dalle grandi catene. Cerchiamo di mostrare cosa succede quando si ridà alla gente diritto di voto”.