Pubblichiamo l’intervista integrale al presidente della Lega Coop Aldo Soldi al settimanale l’espresso in modo che il nostro lettore abbia modo di seguire l’evolversi della storia infinita tra Esselunga (che viene appena citata… non a caso) e Coop.
«Ma com’è che Robin Hood, ossia il ministro Giulio Tremonti, “ruba” solo alle coop per dare ai poveri?». Aldo Soldi, presidente dell’associazione delle coop di consumo, aspetta ancora di essere ricevuto dal governo per spiegare che sulle cooperative la Finanziaria è di una «iniquità intrinseca». «Nessun altro tipo di impresa è stato colpito contemporaneamente da due misure ordinarie (tra cui l’aumento dal 12,5 al 20% della tassa sugli interessi del prestito sociale, ndr) e da una straordinaria. «Se il governo – dice Soldi – vuol chiedere un contributo alla grande distribuzione lo faccia, ma non bussi solo alla nostra porta».
«Si è chiesto un sacrificio alle banche, alle assicurazioni, ai petrolieri, ma a tutte le imprese di quei settori e non solo ad una parte, mentre per la grande distribuzione soltanto noi siamo stati colpiti e con ben tre provvedimenti insieme».
Dica la verità, quei paragrafi della Finanziaria potrebbe averli scritti Bernardo Caprotti, il patron dell’Esselunga e grande accusatore delle coop?
«Se considera che le tessere per gli anziani indigenti saranno finanziate con i nostri soldi e magari verranno spese all’Esselunga, non credo che Caprotti possa essere molto scontento…».
Se Robin chiama, le coop non devono rispondere?
«A parte il fatto che già facciamo del nostro meglio tutti i giorni per tutelare il risparmio delle famiglie, se il governo vuole un nostro contributo siamo disponibili, ma deve riguardare tutto il settore e non una sola parte, perché così si creano condizioni di iniquità. Robin Hood va bene, ma non solo quando si parla delle coop. Questo è un meccanismo che punisce solo le coop e non è la prima volta, visto che un primo inasprimento del trattamento fiscale è avvenuto nel 2004, con il precedente governo Berlusconi. Più che con un aumento della tassazione, proprio mentre si parla di ridurre il prelievo fiscale sulle imprese, ci avrebbero potuto chiedere un contributo più incisivo, come grande distribuzione, con interventi straordinari per difendere il potere d’acquisto delle famiglie a basso reddito».
Diciamo che Robin Hood vi considera dei privilegiati. Non è così?
«Bisognerebbe rileggersi l’articolo 45 della Costituzione. Le leggi italiane rispecchiano quelle indicazioni. E poi come si fa a dire che siamo dei privilegiati? Paghiamo le tasse sugli utili che vanno al Fondo di riserva indisponibile che non va ai soci neppure in caso di scioglimento delle coop».
La pensa così anche l’Ue che ha inviato una lettera al governo italiano. Non pensa che Robin Hood sarà per voi un avvocato difensore poco solerte?
«Secondo la commissaria Nelly Kroes le coop vanno bene fin che sono di piccole dimensioni e questo è lo spirito che sembra animare e non da oggi una parte della destra politica economica a cui le coop piacciono solo se sono piccole e marginali e non sopporta di vederle competere sul mercato. Siccome la contestazione della commissaria riguarda le norme varate nel 2004 dal governo Berlusconi, spero che il nuovo governo Berlusconi difenda l’operato del precedente esecutivo di centrodestra».
Ma Berlusconi recentemente ha parlato delle coop definendole delle «metastasi».
«Abbiamo sentito quelle frasi e a volte mi viene da pensare che si colpisca le coop per cercare di attaccare qualcun altro».
Soldi, non vede un accanimento nei vostri confronti? Adesso un deputato del Pdl vuol istituire una nuova Authority, che costerà 8 milioni di euro l’anno, per vigilare sulle coop con lo scopo, sono parole sue, di dare «un giro di vite sulla cooperazione».
«In questi anni, in Italia si sta cercando di ridurre il numero delle Autorità e queste ulteriori spese si possono risparmiare perché ci sono già le leggi che definiscono e limitano l’attività delle cooperative e quindi è sufficiente farle applicare. Noi diciamo da tempo che ci sono molte coop spurie che non aderiscono alle cinque centrali e che svolgono la loro attività in maniera distorta e quindi siamo i primi ad essere contenti di un inasprimento dei controlli. Quanto a noi, non temiamo in alcun modo un inasprimento delle verifiche».
Questo nuovo inasprimento fiscale, ci si chiede, finirà per avere effetti sui prezzi?
«Noi non abbiamo la fabbrica dei soldi. In questi anni, lo dicono i nostri bilanci, abbiamo diminuito gli utili per riuscire a contenere al minimo l’aumento dei prezzi dei generi di consumo in una situazione nella quale i prezzi delle materie prime sono fortemente aumentati. Cercheremo di incrementare ulteriormente l’efficienza, ma a furia di aumentare l’imposizione fiscale è difficile reggere questi prezzi».
Bravo Berlusconi a tassare le Coop. Bisognerebbe completare
l’opera togliedogli tutti i privilegi di cui godono, e farsi
restituire tutti i soldi ingiustamente ricevuti negli anni scorsi.
Patetica l’intervista del sig. Soldi.
Pur di accettare la giusta legge del governo se la prende con
la Esselunga.
Infine nella graduatoria dei redditi della Gdo, nei primi
dieci posti ci sono ben 7/8 personaggi della Coop.
Se veramente anno a cuore il risparmio del consumatore
potrebbero abbassarsi il proprio reddito.
Scusatemi tanto, ma la tassa sugli interessi dei soci prestatori colpiscono COME SEMPRE solo i soci e non le cooperative stesse.
Quei due euro / anno di interessi ora vengono tassati al 20%, il 20% !!!! Di cosa si lamenta la coop? Siamo noi risparmiatori ad aver subito il torto !
Se mi posso permettere, suggerirei al Presidente Soldi di chiedere a Bruno Cordazzo di fare gratuitamente delle rilevazioni prezzi nella regione Liguria , come passa tempo, oggi gode della pensione suppongo dorata da ex presidente Coop ( La coop sei tu , chi puo’ darmi di piu’ ! ).
Lo schiavo arrabbiato
Efficienza ?? ma il Dott. Soldi vada a vedere conme funzionano le sue cooperative .
Le centinaia di milioni di Euro delle cooperative ( tranne la Unicoop ) finite in UNIPOL per finanziare la scalata alla banca ( fallita) ??? come lo spiega ai soci COOP come me ??
O i soci non devono sapere che la COOP non fa l’interesse dei consumatori ma solo dei loro scarsi dirigenti .