Al Forum di Cernobbio su “Le opinioni di italiani ed europei sull’alimentazione” organizzato da Coldiretti e Studio Ambrosetti è stata presentata un’interessante indagine secondo la quale sono i rincari a condizionare le scelte della spesa per tre italiani su quattro che hanno deciso di cambiare il menù. Il 37% degli intervistati ha chiesto addirittura un intervento pubblico per calmierare i prezzi. I cambiamenti nelle abitudini alimentari sembrano determinati dai prezzi praticati dagli esercenti che hanno determinato una situazione dove sembra che la spesa alimentare sia la seconda voce dopo l’abitazione ed è percentualizzabile intorno al 19% della disponibilità media mensile per un valore medio di 467 € al mese. Nonostante il costo della spesa, durante l’anno in corso, sia rimasto invariato, viene rilevato che con tale valore viene attualmente acquistata merce in quantità inferiore rispetto a qualche mese fa, e nel dettaglio, secondo le elaborazioni su dati Ismea Ac Nielsen nei primi otto mesi del 2007 si registra un calo nei consumi di pane (-7,4%), pasta di semola (-7,4%), latte fresco (-2,6%), vino (-7,9%), carne bovina (-4,1%) mentre aumentano la carne di pollo (+7,5%) e le uova (+6,4%).