Secondo un’indagine condotta da GPF, l’istituto di ricerca del sociologo Giampaolo Fabris, per conto di Wincor Nixdorf, una multinazionale di consulenza per sviluppo di tecnologie per il settore bancario e commerciale, sono molti coloro che ritengono eccessivo il tempo dedicato alla spesa (oltre la metà degli intervistati), anche perchè, quasi tutti coloro che vanno al supermercato, trovano file alle casse decisamente troppo lunghe per il tempo a disposizione (così le giudica il 79% del campione). Una percentuale di poco inferiore (68% degli intervistati) vorrebbe peraltro sapere quanto spende prima di arrivare alla cassa, per farsi un pò i conti in tasca e non farsi trovare impreparato al momento del pagamento. Tutti difetti e inconvenienti che sarebbe possibile evitare con nuove tecnologie ‘self service’ che trovano gli italiani più che ben disposti. Il 99% degli intervistati nel sondaggio, quindi praticamente tutti, trova infatti già il bancomat uno strumento pratico e che fa risparmiare tempo e che soprattutto, permette di aver accesso al denaro in ogni momento del giorno e della notte, sette giorni su sette. Perchè dunque non estenderne l’uso anche al di fuori degli sportelli bancari? In una scala da 1 a 10, gli italiani trovano infatti piuttosto interessante l’idea di avere una cassa self service all’interno di grandi magazzini e supermercati che permette di pagare la spesa ma anche di prelevare contante e di richiedere informazioni sul proprio conto corrente (vedi esperienza Tesco).
E ritengono altrettanto utile anche la possibilità di pagare attraverso la stessa cassa le bollette di casa, senza andare alla posta e mettersi anche lì pazientemente in fila. Molto, anzi moltissimo, piace anche l’idea di avere un carrello ‘interattivo’, in grado cioè, grazie ad un apparecchio automatico, di leggere il prezzo del prodotto e visualizzare il conto durante la spesa (8,1 il livello di gradimento). Ma anche di visualizzare su un piccolo schermo attaccato anche le informazioni sulle promozioni in corso.